Nel suo discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha toccato tantissimi temi, rivolgendosi anche ai giovani. Il Capo dello Stato ha ribadito, come già fatto durante l’inaugurazione del nuovo anno scolastico, il problema legato alla violenza e al bullismo:
“Un’attenzione particolare richiede il fenomeno della violenza. Tocca tutto il mondo ma diviene ancor più allarmante quando coinvolge i nostri ragazzi. Bullismo, risse, uso di armi. Preoccupante diffondersi del consumo di alcool e di droghe, vecchie e nuove, anche tra i giovanissimi. Comportamenti purtroppo alimentati dal web che propone sovente modelli ispirati alla prepotenza, al successo facile, allo sballo. I giovani sono la grande risorsa del nostro Paese. Possiamo contare sul loro entusiasmo, sulla loro forza creativa, sulla generosità che manifestano spesso. Abbiamo il dovere di ascoltare il loro disagio, di dare risposte concrete alle loro esigenze, alle loro aspirazioni“.
Ancora una volta Mattarella richiama al grido d’aiuto dei giovani, rivolgendosi certamente alle famiglie, ai genitori e alle persone adulte che li accompagnano. Non è mancato il riferimento ai femminicidi e alla violenza sulle donne:
“Il rumore delle ragazze e dei ragazzi che non intendono tacere di fronte allo scandalo dei femminicidi. Siamo stati drammaticamente coinvolti nell’orrore per l’inaccettabile sorte di Giulia Cecchettin e, come lei, di tante altre donne uccise dalla barbarie di uomini che non rispettano la libertà e la dignità femminile e, in realtà, non rispettano neppure sé stessi. Non vogliamo più dover parlare delle donne come vittime. Vogliamo e dobbiamo parlare della loro energia, del loro lavoro, del loro essere protagoniste“.
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