Alla direzione del PD del 31 luglio il segretario Matteo Renzi ha rinforzato quanto aveva scritto in rete sulle sue E-news: ”Il cantiere più importante richiederà tre mesi di consultazione con le famiglie e docenti e comprenderà gli argomenti da studiare, la formazione e l’assunzione del corpo docente, il rapporto con il territorio e l’autonomia”.
Consultazioni – una tipica metodologia della Customer satisfaction che postula: la qualità di un prodotto o di un servizio è determinata dal grado di soddisfazione del cliente.
Una scelta incongruente con la questione scolastica.
La legge dello Stato ha rimodellato il sistema educativo di istruzione e di formazione in conformità ai canoni delle scienze dell’amministrazione.
Il legislatore, riconosciuta la dimensione del problema scolastico, ha abbattuto la corrispondente complessità attribuendo a una pluralità di soggetti, funzionalmente strutturati, specifiche responsabilità.
Le scuole hanno sistematicamente eluso la norma: l’organizzazione scolastica è rimasta ancorata al modello gerarchico lineare, nonostante la sua comprovata inefficacia rispetto alle problematiche poste dalla dinamicità e variabilità del mondo contemporaneo.
Il mancato riconoscimento dell’anomalia gestionale rende irrisolvibili i problemi posti: la loro corretta collocazione all’interno del sistema legislativo e la loro puntuale definizione avrebbero permesso di prefigurare alcuni percorsi risolutivi.
Argomenti da studiare – Il sistema educativo è orientato alla “promozione dell’apprendimento” per consolidare e sviluppare le capacità dei giovani.
Le capacità si manifestano sotto forma di competenze.
La promozione di competenze, generali e specifiche, è il traguardo che qualifica la vita di una scuola.
Le “conoscenze e le abilità” sono il mezzo per conseguire il risultato.
Perché parlare di strumenti dimenticando la finalità istituzionale?
Formazione e l’assunzione del corpo docente – La mancata identificazione dell’orientamento del sistema educativo rende l’operazione priva di significato.
Nelle scuole non esistono mansionari: i docenti vivono nell’indeterminatezza da cui il mancato riconoscimento della loro professionalità.
Il rapporto con il territorio – I consigli di circolo/di istituto “elaborano e adottano gli indirizzi generali” per adattare il servizio scolastico sia alle direttive centrali, sia alle esigenze locali.
Non esiste scuola che abbia dato corso alle indicazioni della legge.
Autonomia – “La progettualità è la sostanza dell’autonomia scolastica”.
Il progettare implica il coordinamento di tutte le risorse verso la meta: la promozione delle competenze.
Che senso ha porsi il problema dell’autonomia in una situazione caratterizzata dalla vaghezza terminologica/concettuale.
Cosa significa competenza generale?
Cosa significa competenza specifica?
Competenza sta per adattamento?
Competenza sta per affermazione delle potenzialità individuali?
Una competenza è una primitiva?
Se competenza non fosse una primitiva quali le sue componenti?
Le competenze si possono insegnare?
Come si promuovono le competenze?
A chi compete la responsabilità della promozione delle competenze?
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