Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale contro l’omofobia che si celebra oggi, ha rilasciato una importante dichiarazione: “Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell’ordinamento internazionale. È compito dello Stato garantire la promozione dell’individuo non solo come singolo, ma anche nelle relazioni interpersonali e affettive. Perché ciò sia possibile, tutti devono essere messi nella condizione di esprimere la propria personalità e di avere garantite le basi per costruire il rispetto di sé”.
“La ricorrenza del 17 maggio è stata scelta, in ambito internazionale, per promuovere il contrasto alle discriminazioni, la lotta ai pregiudizi e la promozione della conoscenza riguardo a tutti quei fenomeni che, per mezzo dell’omofobia, della transfobia e della bifobia, violando la dignità umana”.
“La capacità di emancipazione e di autonomia delle persone, conclude Mattarella, è strettamente connessa all’attenzione, al rispetto e alla parità di trattamento che si riceve dagli altri. Operare per una società libera e matura, basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione delle persone, significa non permettere che la propria identità o l’orientamento sessuale siano motivo di aggressione, stigmatizzazione, trattamenti pregiudizievoli, derisioni nonché di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale”.
Anche l’on. Mara Carfagna vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, sulla stessa linea del presidente Mattarella: “Discriminare le persone LGBT per chi sono o per chi amano è indegno per un Paese come l’Italia, che ha tra i suoi principi fondanti quelli di uguaglianza e non discriminazione previsti dall’articolo 3 della Costituzione. Sensibilizzare è importante: la prima campagna contro l’omofobia realizzata da un Governo italiano risale al 2009 e porta la mia firma in qualità di Ministro per le Pari Opportunità. In quell’occasione prosegue la Carfagna, vennero destinati dei fondi per progetti specifici, andò in onda uno spot pubblicitario e affrontammo il tema nelle scuole. Informare non basta: a fine febbraio ho depositato una proposta di legge per aggiungere tra le circostanze aggravanti l’avere commesso un reato per motivi di discriminazione. L’approvazione di questa legge risponde al bisogno di sicurezza di milioni di nostri concittadini, che chiedono di essere protetti dallo Stato. Un centrodestra liberale, moderno e europeo non può lasciare la difesa delle libertà personali solo alla sinistra”.
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