Una giornata memorabile per l’atletica italiana, che vede Mattia Furlani conquistare una preziosa medaglia di bronzo nel salto in lungo alle Olimpiadi di Parigi 2024. A soli 19 anni, Furlani diventa il più giovane atleta italiano degli ultimi cento anni a salire sul podio olimpico in questa disciplina, rinnovando la tradizione azzurra a quarant’anni dal bronzo di Giovanni Evangelisti a Los Angeles 1984.
Dopo la gara, Furlani ha espresso tutta la sua emozione: “Questa è l’emozione più grande della mia vita. Ho creduto in me stesso fino alla fine e questa medaglia è tanto mia quanto di chi mi ha supportato lungo il percorso”. Il campione olimpico ha poi rivolto un messaggio di speranza e determinazione per tutti i giovani che aspirano a realizzare i propri sogni, tanto che un’utente su X ha condivo l’intervista commentando: “Il discorso è da proiettare in tutte le scuole. Lui, Benedetta Pilato e gli altri insegnando a tutti che la nuova generazione può dare tutto ciò che ha, nelle vittorie e nelle sconfitte”.
Il discorso integrale
Mattia Furlani ha fatto IL Discorso da proiettare in tutte le scuole. Lui, Benedetta Pilato e gli altri insegnando a tutti che la nuova generazione può dare tutto ciò che ha, nelle vittorie e nelle sconfitte. #GiochiOlimpici #parigi2024 pic.twitter.com/XdNiHB1kbn
— ghita🌷 (@Maghi_98) August 6, 2024
Un talento emergente
Nato il 7 febbraio 2005 a Marino, Mattia Furlani è cresciuto in una famiglia di atleti: suo padre Marcello è stato un altista di livello, mentre sua madre, Khaty Seck, è stata una velocista di origine senegalese. Questo background ha sicuramente contribuito a plasmare il talento naturale di Mattia, che ha già collezionato numerosi successi in carriera, inclusi l’argento ai Mondiali indoor di Glasgow 2024 e l’argento agli Europei di Roma dello stesso anno.