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Maturità, 1 candidato su 4 non completerà il programma di Storia

Agli esami di maturità bisogna presentarsi con una buona cultura di base. E occorre conoscere anche la Storia. Sarebbe grave che il candidato non rispondesse ad una domanda sul Novecento. Ma su questi argomenti, soprattutto i più vicini ai nostri giorni, oltre 100mila maturandi rischiano grosso: a due settimane dal termine dell’anno scolastico stanno infatti ancora studiando le vicende storiche delle Grande Guerra. Anzi, una parte di loro devono ancora iniziarle.

Il preoccupante dato emerge da un sondaggio realizzato dal portale Skuola.net, in base al quale un maturando su quattro dichiara di non aver completato il programma di storia e molti sono fermi alla Grande Guerra o giù di lì. Il 25% dei mille partecipanti al sondaggio ha dichiarato di non aver terminato il programma; tra questi il 10% è fermo tra le due guerre mentre il 15% non è arrivato neanche alla Prima Guerra Mondiale. Impossibile che riescano a concludere l’anno senza tralasciare passaggi storici fondamentali. Un problema per l’orale, ma anche per coloro che, al primo scritto del 18 giugno, potrebbero ritrovarsi una traccia storica legata al Novecento e quindi dovranno escluderla a priori.

E’ inevitabile allora – sottolinea Skuola.net – che, ogni anno, i ragazzi che si dedicano alla traccia storica in sede d’esame siano pochissimi. Per il 36% degli intervistati il tema storico risulta quindi troppo difficile e il 18% lamenta tracce “fuori programma”. In effetti le percentuali dello scorso anno parlano chiaro e sono bassissime rispetto alle altre prove scelte dai candidati: un segnale della difficoltà oggettiva che incontrano i ragazzi. L’anno scorso, non a caso, solo l’1,3% dei maturandi decise di lanciarsi in un tema di argomento storico sui Paesi emergenti, i cosiddetti Brics.

Ben più alte invece le percentuali legate alle altre tracce proposte, come “La ricerca scommette sul cervello” scelta dal 21,8% degli studenti o il tema di ambito artistico-letterario, “Individuo e società di massa”, svolto dal 20,3% dei candidati. E allora uno studente su quattro dichiara che studierà da solo i temi di attualità, proprio perché potrebbero uscire all’esame. C’è anche un 15% che li approfondisce da solo per interesse personale e un 20% che lo fa con testi consigliati dal prof. Un ragazzo su dieci, inoltre, affida la sua conoscenza alla visione di film o fiction in tv dedicate al tema. Per il 54% degli intervistati, infine, il fatto che non si riesca a trattare la storia contemporanea in classe dipende da una reale volontà politica.

Alessandro Giuliani

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