Un ragazzo autistico di Gela ha sostenuto lo scorso 4 luglio gli esami orali di maturità, strappando applausi a tutti e una telefonata da parte del premier Renzi.
Il ragazzo, Samuele Di Natale, per cinque anni ha frequentato regolarmente il liceo delle scienze umane “Dante Alighieri”, dell’istituto d’istruzione superiore “Eschilo”.
Lunedì scorso ha sostenuto la prova orale in modo soddisfacente per la commissione, che è rimasta positivamente colpita per l’impegno profuso dal giovane disabile.
Soddisfatta, ovviamente, l’insegnante di sostegno che ha seguito Samuele: “al termine degli orali, è stata emozione. Per tutti”, racconta la docente. E ancora: “ci siamo preparati tanto per il colloquio, abbiamo ripetuto molte volte, ho anche montato un video che ho mandato al papà di Samuele, perché continuasse a lavorare a casa e non perdesse la continuità, che con questi ragazzi è importante”.
Come si legge su Corriere.it, lo studente in occasione dell’esame, ha esposto i lavori svolti nelle ore di laboratorio insieme alla sua insegnante in tutto l’anno scolastico, ovvero il sistema solare con i pianeti dipinti, il modellino di cellula animale, quello della molecola dell’acqua, il cartellone in inglese su Londra….
Adesso lo scoglio del futuro: “Per la vita di tutti i giorni, a Gela non c’è niente dopo la scuola”, racconta il padre, impegnato nella creazione di un’associazione che segua ragazzi come lui e li accompagni nel mondo del lavoro. “Non uno di quei centri di abilitazione e terapia che si limitano a mezz’ora di seduta a settimana”, puntualizza il padre di Samuele.
Il caso di Samuele è arrivato pure a Palazzo Chigi, tanto che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha telefonato di persona alla famiglia “per ringraziarlo per la fatica e la vittoria”, si legge ancora su Corriere.it.
“Ci hanno raccontato – dice il presidente del Consiglio – una storia di difficoltà e di orgoglio, di sofferenza e gioia profonda. Abbiamo ascoltato le loro esigenze, abbiamo raccontato che cosa cambierà con le leggi approvate sull’autismo, sul terzo settore, sul dopo di noi. Sui diritti, insomma”.