Categorie: Attualità

#maturità 2017, anche quest’anno poche bocciature?

Mercoledì 21 giugno scattano gli esami di maturità 2017, che vedrà oltre 500mila studenti alle prese con l’ultimo atto della scuola superiore.

Tuttavia, come fa notare Repubblica.it, nonostante la paura della vigilia, alla fine, saranno quasi tutti promossi. Perché negli ultimi anni, il numero dei bocciati all’esame si è assottigliato a tal punto da far apparire inutile l’esame stesso. Numeri alla mano, l’ostacolo più insidioso per gli studenti non è superare l’esame davanti alla commissione ma ottenere il lasciapassare per le prove.

E’ vero che dal 2019, con la riforma della Buona Scuola, cambierà tutto. E’ vero che per essere ammessi col nuovo sistema agli esami occorrerà avere svolto le 200/400 ore di Alternanza scuola-lavoro e le prove Invalsi che verranno introdotte all’ultimo anno e che quindi potrebbe tornare ad avere una forte impronta l’esame di Stato. Ma, quello che lamentano i professori negli ultimi anni, è innegabile, ovvero la difficoltà di valutare veramente ciò che vale lo studente, perché non si può bocciare agli esami. Problema in realtà diffuso anche negli altri anni scolastici e gradi d’istruzione.

Lo scorso anno, per esempio, il 4 per cento degli studenti non venne ammesso agli esami e della rimanente parte soltanto lo 0,5 per cento non riuscì a superare l’esame. Per questa ragione il ministero dell’Istruzione ha lanciato la campagna #NoPanic, si legge ancora su Repubblica.it: niente panico agli esami, basta studiare. Oppure no, direbbero i prof più severi, che comunque non avrebbero tutti i torti.

Fatto sta che, quest’anno, a caccia del diploma, saranno quasi 2mila studenti in più rispetto allo scorso anno, suddivisi in 25.256 classi quinte per un totale di 12.691 commissioni, ognuna delle quali abbraccia due classi.
Ma, come abbiamo scritto anche in precedenza, a fare lievitare il numero di maturandi quest’anno sono stati i privatisti, con un aumento superiore al 4% nelle scuole statali e del 3% nelle paritarie.

Ricordiamo che il 21 giugno si inizierà la prima prova scritta d’italiano, che concederà 4 opzioni: analisi del testo, saggio breve/articolo di giornale, tema storico e tema di attualità.

Il 22, toccherà alla prova scritta d’indirizzo, che vedrà quindi il Latino al liceo classico, Matematica allo scientifico, Lingua straniera al linguistico e così via.

La terza prova in programma lunedì 26 giugno, è il famoso “quizzone”, e sarà composto da domande aperte o a risposta multipla, Si tratta della penultima edizione di questa prova, che chiuderà i battenti proprio nel 2018.

Il punteggio resterà lo stesso degli altri anni, sempre in centesimi, e sarà suddiviso in tre parti: 45 punti, 15 per ognuno dei tre scritti in programma, 30 punti al colloquio finale e 25 punti di credito scolastico collezionati nel corso degli ultimi tre anni.

 

{loadposition facebook}

Fabrizio De Angelis

Articoli recenti

Cellulari scuola; Nocera: “E’ giusto aver salvato dal divieto gli alunni con disabilità”

Dal professore Salvatore Nocera, uno dei massimi esperti italiani di inclusione e disabilità riceviamo e…

17/07/2024

Concorso DS 2017, molti partecipanti ancora in ballo 7 anni dopo

Penso che sia utille per tutti sapere qualcosa di più sulle vicende giudiziarie che hanno…

17/07/2024

Decreto scuola: Paola Frassinetti (FdI) e Rossano Sasso (Lega) entusiasti, ma le proteste non mancano

Mentre proseguono le proteste delle opposizioni e di movimenti e comitati contro le diverse misure…

17/07/2024

Flavio Briatore sugli stipendi: “Come fanno vivere le famiglie con 4000 euro al mese? Bisogna aumentare i salari”

Flavio Briatore, ospite del podcast di Fabio Rovazzi e di Marco Mazzoli, 2046, ha affrontato vari…

17/07/2024

Nuove regole per promuovere l’inclusione degli alunni stranieri

Il governo nel presentare il decreto n° 71 del 30 maggio 2024 alla camera, nel…

17/07/2024

Falso allarme Covid scuola: condannato il docente

Nel 2020, un docente di un istituto di Pescara aveva lanciato un allarme infondato circa…

17/07/2024