Alunni

Maturità 2018, notte insonne tra Moro, Quasimodo, immigrazione e web [INTERVISTE]

“Agli studenti consiglio di stare tranquilli, di non farsi prendere dall’ansia; sarà una prova importante sì ma l’importante è concentrarsi e cercare di essere determinati nell’affrontarla”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, parlando a Rai News alla vigilia della prova di apertura dell’esame di maturità 2018.

Facile a dirsi. Perché i maturandi, i ragazzi appena maggiorenni che a breve saranno chiamati a rompere il ghiaccio con la prova uguale per tutti, non riescono proprio a stare sereni.

La Tecnica della Scuola è andata a sondare gli umori e le sensazioni, a poche ore dall’apertura dell’attesissimo plico telematico.

Niente scongiuri

“Stanotte non dormirò – ci dice Arianna, di Roma della zona San Paolo – come è già accaduto ieri. Credo proprio che certe emozioni inconsce siano più forti di tutto, non rispondono ad una logica. Mi rigirerò nel letto mille volte, ma sarà inutile”.

Ti senti preparata per questa prima prova? “È una domanda difficile. Sicuramente di più della terza prova, che già so che non andrà benissimo, visto anche come sono andate le simulazioni a scuola. Per il tema di italiano, dipende comunque molto da quali prove saranno proposte. Come ci siamo preparati? Noi abbiamo approfondito soprattutto quattro temi: il 40esimo anniversario dell’assassinio di Aldo Moro; il recente cambiamento della normativa sulla privacy; Salvatore Quasimodo; l’immigrazione, di cui tanto si parla in questi giorni. Non farò scongiuri particolari, tranne quello di toccare ferro arrivando a scuola”.

Tanta sostanza

C’è però chi si rivolge in alto: “io farò sicuramente una preghiera – ci dice Chiara, anche lei romana – perché in queste prove credo che conti la preparazione ma anche che certe situazioni si incastrino bene. Che tipo di tema mi immagino? Sicuramente delle tracce legate all’attualità, in questi ultimi giorni ho letto tantissimo i quotidiani e ascoltato i telegiornali. Poi, con alcuni compagni, siamo anche andati a curiosare sui siti internet specializzati”.

Cosa ti aspetti da queste prove d’esame? “Sicuramente di uscire con un bel voto finale, sopra 90: le premesse ci sono, anche i crediti sono in alto numero. Spero di essere all’altezza, soprattutto iniziando con un tema ben scritto, senza strafare ma di sostanza”.

Il toto-tema tra futuro e attualità

“La prova di letteratura è quella che mi angoscia di più – ci dice Emma, 19enne di Torino – perché ti puoi preparare quanto vuoi ma se non sei fortunato, se escono delle tracce diverse da quelle che ti aspettavi, diventa un arrampicarsi sugli specchi”.

Tu cosa ti aspetti? “Sicuramente un tema sulle vicende moderne, come le leggi razziali, il delitto di Aldo Moro, il 70esimo anno della Costituzione italiana, ma anche tematiche che guardano al futuro: come i motori di ricerca del web, visto che Google compie 20 anni, oppure le professioni del futuro, un argomento che potrebbe riallacciarsi al dramma attuale della disoccupazione e dei neet”. Cosa userò come amuleto? “Cercherò di usare la testa, vale più di tutto”.

Alessandro Giuliani

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