Mancano pochi giorni all’Esame di Stato conclusivo della secondaria di secondo grado, quella che viene comunemente definita “maturità”: quest’anno il numero di partecipanti potrebbe essere leggermente superiore al recente passato, perché prima degli scrutini di ammissione, che si stanno svolgendo in questi giorni, il ministero dell’Istruzione ha reso noto che sono 509.307 gli studenti.
Di questi, 492.698 risultano candidati interni, quindi sarebbero poco più di 16mila i privatisti. L’ammissione, è bene ricordarlo, non è proprio una formalità: negli ultimi anni il numero di respinti è risultato infatti in aumento.
Complessivamente risultano 25.606 classi coinvolte, assegnate a 12.865 commissioni che si riuniranno per la prima volta, in plenaria, alle ore 8.30 di lunedì 18 giugno. Gli studenti e le loro famiglie possono anche conoscere i nominativi dei docenti nominati dal Miur come presidenti e commissari.
Come sempre, la maturità prenderà il via con la prova scritta di italiano: il Miur ha stabilità che si svolgere in tutta Italia mercoledì 20 giugno alle ore 8.30, e durerà al massimo 6 ore.
Il giorno dopo, giovedì, si replica, sempre alle 8.30, con la prova scritta di disciplina (durante la quale si potranno utilizzare solo determinate calcolatrici scientifiche o grafiche): la durata della verifica dipende dagli indirizzi ed è variabile dalle 4 alle 8 ore, tranne che per alcuni indirizzi, come i Licei musicali, coreutici e artistici, dove la seconda prova scritta può durare anche tre giorni e protrarsi sino al lunedì successivo, il 25 giugno.
Per quel giorno è anche in programma la terza prova, il cosiddetto “quizzone”, che riguarda cinque delle discipline non affrontate nelle prime due verifiche: sarà l’ultimo anno per questo genere di prova. Per il “quizzone”, la Commissione potrà somministrare anche quesiti sulle esperienze svolte in seno all’Alternanza Scuola-Lavoro oppure relative alla disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia CLIL.
Dopo la correzione degli scritti, prenderanno il via gli orali, il cui calendario è stabilito in base alla lettera estratta in occasione del prima verifica scritta.
Solo nei licei e negli istituti tecnici dove sono presenti i progetti sperimentali di doppio diploma italo-francese Esabac ed Esabac Techno e nei Licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese, è prevista una quarta prova, fissata per giovedì 28 giugno: per gli indirizzi di studio Esabac, il Miur ha fatto sapere che sono coinvolti 7.688 studenti, tutti interni, seguiti da 283 commissioni.
Invece, per gli indirizzi di studio Esabac Techno le candidate e i candidati sono 327, tutti interni, seguiti da 20 commissioni.
Durante tutte le prove, rimane rigorosamente vietato l’uso di telefoni cellulari, Smartphone e tablet. Come rimane proibito l’uso di testi o manuali, tranne i vocabolari.
Per quel che riguarda la valutazione da assegnare, si ricorda che il voto finale dell’Esame di Stato conclusivo della secondaria di secondo grado si esprime in centesimi: le tre verifiche scritte si valutano in quindicesimi (la sufficienza corrisponde a 10 punti), mentre il colloquio finale si valuta in trentesimi (la sufficienza equivale a 20 punti).
Inoltre, nella valutazione finale incidono i crediti accumulati nel corso del triennio finale delle superiori (in base alla media dei voti assegnati negli scrutini finali), che va da un minimo di 10 a un massimo di 25 punti.
La commissione ha anche facoltà di assegnare un “bonus” che va da 1 a 5 punti. Si assegna al termine della prova orale, ma vi sono dei paletti: l’ammissione deve essere avvenuta con almeno 15 crediti; la somma delle prove (i tre scritti e il colloquio) non deve essere inferiore ai 70 punti.
È ancora più complicato, infine, prendere la lode: occorre necessariamente, infatti, essere stati ammessi con 25 punti di credito, avere ottenuto il massimo agli scritti (45 punti) e agli orali (30 punti). Inoltre, nell’ultimo triennio avere ottenuto la media del 9, almeno 8 in tutte le discipline, condotta compresa. Chi riuscirà in questa impresa, percepirà 450 euro dal Miur, più degli esoneri in caso di iscrizione all’Università.
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