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Maturità 2019, ammesso il 96,3% degli iscritti

E’ tutto pronto per lo start agli esami di stato 2019: infatti mercoledì 19 giugno, si apre con la prima prova d’italiano per oltre 500.000 studenti.
L’appuntamento sarà alle 8.30 con l’apertura del plico telematico. La password per accedere alle tracce sarà pubblicata sul sito del Ministero, www.miur.gov.it, e sui profili social.

Il Ministero, tramite un comunicato, rende noti alcuni numeri sull’edizione 2019 dell’esame di Stato: le commissioni d’Esame coinvolte quest’anno sono 13.161 per 26.188 classi. Invece i candidati iscritti alla Maturità sono 520.263, di cui 502.607 interni e 17.656 esterni.

In base alle prime rilevazioni del MIUR, il tasso di ammissione all’Esame è del 96,3%, quindi, l’esame di maturità sarà molto affollato anche quest’anno.

“La Maturità – dichiara il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti – è uno dei primi traguardi importanti della propria vita. Siamo ai nastri di partenza, adesso. Ai ragazzi dico di non avere paura. Di mantenere lucidità. Di impegnarsi e dare il massimo. Ma soprattutto di godersi il momento. Preparatevi con serenità: l’Esame di Stato è un’occasione per esprimere se stessi e quanto si è appreso nel corso di studi”.

Esami di Stato 2019: le novità

Per quanto riguarda le novità, ricordiamo che le prove passano da tre a due, con il vecchio tema che va in soffitta (nella prima prova si potrà scegliere tra sette tracce riferite a tre tipologie per produrre un elaborato) e la seconda prova mista per i licei classici e scientifici (latino greco nel primo caso, matematica e fisica nel secondo). Scompaiono quizzone e tesina.

Esami di stato 2019: la prima prova

Nello specifico, per quanto riguarda la prima prova, i maturandi dovranno dimostrare di “padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti” e, per la parte letteraria, di aver raggiunto un’adeguata competenza sull’”evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi”.

I testi prodotti saranno valutati in base alla loro coerenza, alla ricchezza e alla padronanza lessicali, ma anche all’ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali, alla capacità di esprimere giudizi critici e valutazioni personali. La prova avrà una durata di sei ore.

I maturandi saranno chiamati a produrre un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove (tipologia A, due tracce – analisi del testo; tipologia B, tre tracce – analisi e produzione di un testo argomentativo; tipologia C, due tracce – riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità ) in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

Esami di Stato 2019: la seconda prova

La seconda prova scritta, invece, potrà riguardare una o più discipline che hanno rappresentano il cardine degli indirizzi di studio.

Per il liceo classico, ad esempio, la prova sarà articolata in due parti. Ci sarà la storica versione, un testo in prosa corredato da informazioni sintetiche sull’opera, preceduta e seguita da parti tradotte per consentire la contestualizzazione della parte estrapolata. Seguiranno tre domande sulla comprensione e interpretazione del brano e alla sua collocazione storico-culturale.

Il ministero, secondo quanto previsto dalla nuova normativa, potrà optare anche per una prova mista, sia con latino che greco.

Un altro esempio, per lo scientifico: la struttura della prova prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Anche in questo caso la prova potrà riguardare sia matematica che fisica.

Per i tecnici, invece, si prevede una prima parte, che tutti i candidati sono tenuti a svolgere, seguita da una seconda, con una serie di quesiti tra i quali il candidato sceglierà sulla base del numero indicato in calce al testo.

Anche qui potranno essere coinvolte più discipline. Per i professionali, invece, la seconda prova si comporrà di una parte definita a livello nazionale e di una seconda parte predisposta dalla Commissione, per tenere conto della specificità dell’offerta formativa.

Esami di Stato 2019: l’orale

Per il colloquio orale, cioè per l’ultima prova, la commissione proporrà ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi. Nel corso del colloquio, il candidato esporrà, con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro svolte. Il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione.

Esami di Stato 2019: il voto finale

Cambia anche il voto finale, che resta espresso in centesimi: il credito scolastico vale fino a 40 punti (non più 25). I restanti 60 punti spettano alla commissione (che potrà integrare di 5 il voto complessivo per chi ha almeno 30 crediti): massimo 20 per ciascuno dei due scritti, e massimo 20 per l’orale, dove si tratterà anche dell’esperienza dell’alunno “on the job”. Per essere promossi servono almeno 60 punti. Per la lode ci vuole l’unanimità.

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Fabrizio De Angelis

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