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Maturità 2019, cambiano le prove, ma non i compensi dei commissari: sono gli stessi di fine ‘900

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Due prove scritte invece di tre, più l’orale. Più attenzione al percorso svolto dai ragazzi nell’ultimo triennio. Griglie di valutazione nazionali per la correzione delle prove scritte.

Sono alcune delle novità della maturità 2019, che entrano in vigore da quest’anno scolastico, illustrate nella circolare che il Miur ha inviato alle scuole, per dare un quadro chiaro a docenti e studenti.

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I compensi dei commissari

FONTE tabella Gilda degli Insegnanti

I compensi per i commissari esterni e interni per la maturità sono stabiliti dal Decreto Interministeriale 24 maggio 2007 integrato dalla nota prot. n. 7054 del 2 luglio 2007 della Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e dalla nota Prot. n. 7321 del 13 novembre 2012.

Gli importi sono praticamente uguali a quelli fissati dalla precedente circolare Ministeriale 104 del 16 aprile 1999 (ancora in vecchie lire!).

Un commissario esterno ha un compenso di 911 lorde a cui si aggiungono delle quote (da 171 a 2.270) relative alla distanza del luogo di residenza o servizio rispetto alla sede di esame. Trattamento diverso tocca al commissario interno: 399 + 171 di missione, che fanno un totale di 570 euro lorde.

Sempre al commissario interno spetta un solo compenso aggiuntivo nel caso in cui operi su più commissioni. Calcolando una media di 20 giorni di lavoro da parte della commissione per 6 ore al giorno, fanno 120 ore; e dividendo 570 per le ore di lavoro un commissario interno gode perciò di una cifra oraria di 4,70 lorde.