L’Alternanza Scuola lavoro ha cambiato nome. Adesso si chiama “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” (PCTO). La nuova formula entra nel colloquio dell’esame e, prima ancora, nel documento del 15 maggio.
I nuovi PCTO sono stati introdotti con la legge di bilancio 2018. Le modifiche immediatamente operanti, oltre al nome, riguardano il monte ore obbligatorio (ridotto rispetto alla legge 107/2015) e la sospensione, per l’anno in corso, dell’obbligo di svolgimento come requisito per l’ammissione. Il Ministero sta lavorando alle nuove Linee guida, ma entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico.
In base alla normativa vigente, la finalità dell’ASL (ora PCTO) è duplice: incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti (legge 107/2015).
Da un lato, l’apprendimento in alternanza introduce modalità flessibili, che collegano la formazione in aula con l’esperienza pratica e consentono l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. Dall’altro, lo scopo è di favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali.
Di competenze trasversali si parla nella Guida operativa, emanata dal Miur del 2015. Queste sono legate agli aspetti caratteriali e motivazionali della persona e afferiscono all’area socioculturale, organizzativa e operativa (capacità di lavorare in gruppo, di assumere responsabilità, di rispettare tempi e consegne, di fare valutazioni, di prendere iniziative). Insomma tutte le cosiddette soft-skills molto richieste dalle imprese.
L’Unione europea ha recentemente ridefinito le competenze chiave per l’apprendimento permanente come “una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti”. La conoscenza si compone di fatti e cifre, concetti, idee e teorie che forniscono le basi per comprendere un certo settore o argomento. Abilità è l’essere capace di eseguire processi e applicare le conoscenze esistenti per ottenere risultati. Gli atteggiamenti descrivono la disposizione e la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni (Raccomandazione del 22 maggio 2018). Il Consiglio dell’Unione Europea sottolinea “l’importanza delle capacità personali e relazionali, denominate anche ‘competenze per la vita’, ‘abilità socioemotive’ o ‘trasversali’, poiché esse aiutano le persone a reagire all’incertezza e ai cambiamenti”.
La valutazione dei PCTO viene fatta sia in sede di scrutinio di ammissione da parte del consiglio di classe, sia dalla commissione d’esame.
La valutazione del percorso in alternanza è parte integrante della valutazione finale dello studente e incide sul livello dei risultati di apprendimento conseguiti nell’arco del secondo biennio e dell’ultimo anno del corso di studi. Ha per oggetto tre aspetti: le ricadute sugli apprendimenti disciplinari, sul voto di condotta, nell’attribuzione dei crediti. Il consiglio di classe tiene conto anche delle valutazioni in itinere svolte dal tutor esterno, che consentono di attribuire valore agli atteggiamenti, ai comportamenti, alla motivazione dello studente. Nel corrente anno scolastico, il requisito dello svolgimento dei PCTO non è obbligatorio per l’ammissione all’esame.
Lo studente espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, illustra le attività svolte correlandole alle competenze specifiche e trasversali acquisite, sviluppando una riflessione in un’ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma.
Per avere elementi utili sullo svolgimento del percorso e poter valutare l’esperienza esposta dallo studente, la commissione fa riferimento al documento di classe del 15 maggio nel quale è descritto il progetto di alternanza.
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