Per il Miur il colloquio della maturità 2019 ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente.
A tal fine, la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera.
Nell’ambito del colloquio il candidato “espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza svolta relativamente ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Il colloquio accerta inoltre e conoscenze e competenze maturate dal candidato nell’ambito delle attività relative a Cittadinanza e Costituzione“.
Il colloquio, la prova finale che gli studenti dovranno affrontare nel loro esame di Stato 2019, si svilupperà da quest’anno in quattro momenti:
I materiali di partenza saranno predisposti dalle stesse commissioni, nei giorni che precedono l’orale, “tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto dagli studenti descritto nel documento che i Consigli di classe consegneranno come ogni anno in vista degli Esami”.
Ci saranno materiali che forniranno uno spunto per l’avvio del colloquio. Un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare.
I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui. La durata del colloquio? Per i tecnici ministeriali non deve essere superficiale, ma non troppo lungo (massimo 60 minuti).
Cosa, invece, non potrà contenere? Secondo i tecnici del Miur non devono esserci domande, serie di domande, argomenti, riferimenti a discipline.
La prima prova, Italiano, è messa in calendario per il 19 giugno, a partire dalle 8.30. il giorno dopo, giovedì 20 giugno, sempre alle 8.30, ci sarà la seconda prova, diversa per ciascun indirizzo di studi. L’ordinanza sull’esame di stato individua anche le date per le eventuali prove suppletive.
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