Gli esami di Stato 2019 sono alle porte ma i maturandi non sembrano molto preparati sulle novità che partono quest’anno. E’ quello che emerge in seguito ad una web survey del portale Skuola.net che ha coinvolto in totale 4500 maturandi.
Gli studenti non sanno nemmeno il giorno della prima prova
Ad oggi, infatti, 1 maturando su 4 rischia di non presentarsi a scuola il primo giorno d’esame, quello dello scritto d’italiano. Infatti, il 20% a cui è stata chiesta la data della prova (che è il 19 giugno) ha risposto che non ne ha idea, mentre un 6% varcherebbe la soglia del proprio istituto in un giorno diverso.
Ma il dato forse più allarmante è il seguente: appena il 49% sa cosa lo aspetterà, quindi la nuova struttura delle tracce, con la doppia analisi del testo e il tema argomentativo al posto del saggio breve, mentre invece nel restante 51% la confusione regna sovrana.
L’indagine prende anche in riferimento la questione commissioni, che è rimasta uguale allo scorso anno. In questo caso quasi il 30% del campione a mostrarsi impreparato.
Esami di stato 2019: le regole non si conoscono
Ma i cambiamenti più profondi sembrano proprio le lacune maggiori: il 29% non sa ancora quale sia la nuova scala di punteggio usata nelle prove scritte (si passerà dalla valutazione in quindicesimi all’uso dei ventesimi). Percentuale che sale al 32% se gli si chiede il punteggio massimo dell’orale di Maturità (altro non è che il medesimo degli scritti: 20 crediti). Per arrivare a un 36% di studenti impreparati quando viene loro posta la domanda sul credito massimo attribuito alla fine delle superiori per la carriera scolastica (sono 40 punti, ben 15 in più rispetto alla vecchia maturità).
Maturità 2019, così cambia: tutte le novità
La questione delle buste non interessa i ragazzi
Se la questione buste sembra preoccupare e confondere i docenti, agli studenti non sembra fare lo stesso effetto: A che serve sapere chi riempirà le buste che poi dovranno pescare gli stessi maturandi durante il colloquio orale? Evidentemente poco o nulla visto che il 41% di loro, sbagliando, fa intendere che questa è un’informazione superflua
Insomma, ci sono ancora un paio di settimane da sfruttare per i maturandi, non solo per studiare, ma anche per prepararsi a conoscere le regole dell’Esame di Stato, che, si spera, si svolge una sola volta nella vita.
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