Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, sul proprio profilo Instagram, ha risposto alle domande degli studenti sul prossimo esame di maturità.
Così sarà l’orale
Debutterà una nuova formula di esame con un colloquio completamente rinnovato.
Si parte dal materiale della commissione.
Nel colloquio la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera.
Nell’ambito del colloquio, il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
Parte del colloquio è inoltre dedicata alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione, inseriti nel curriculum scolastico.
Per quanto concerne le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (Dnl) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia Clil, il colloquio può accertarle in lingua straniera qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte della commissione di esame in qualità di membro interno.
La commissione dispone di 20 punti per la valutazione del colloquio.
Le risposte del ministro Bussetti sull’orale
Chi preparerà le buste per la prova orale?
Sarà la Commissione stessa a predisporle, in un’apposita sessione di lavoro. Nelle buste vi saranno materiali utili per poter avviare il colloquio. La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) sarà effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di Classe nel documento che sarà predisposto entro il 15 maggio, proprio in vista dell’Esame di Stato.
Fornirete esempi di come si svolgerà l’orale?
Il Ministero predisporrà esempi significativi delle tipologie di materiali simili a quelli che potrebbero essere proposti all’orale dalle singole commissioni che dovranno tenere conto dello specifico percorso della classe.
Come funziona il meccanismo delle buste?
Ogni commissione preparerà un numero di buste pari al numero dei candidati, più due. Ad esempio per una classe di 20 studenti, le buste saranno 22. Ciascuno studente potrà dunque sempre scegliere tra un terna di buste. Dal primo all’ultimo candidato. Saranno così garantite trasparenza e pari opportunità a tutti.
Cosa troveranno gli studenti nelle buste?
Ci saranno materiali che forniranno uno spunto per l’avvio del colloquio. Un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare: sono tutti esempi che di ciò che le commissioni potranno scegliere per introdurre un percorso integrato e trasversale che permetta di affrontare lo specifico contenuto delle discipline.
In che modo l’Alternanza Scuola-Lavoro rientra nell’orale?
Il candidato all’orale potrà illustrare l’esperienza svolta nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento tramite una relazione e/o un elaborato multimediale.
Che cosa potrà essere chiesto per Cittadinanza e Costituzione?
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è basato sullo svolgimento di attività (percorsi, progetti, etc.) finalizzate a sviluppare le competenze di cittadinanza in diversi ambiti, come, a puro titolo di esempio, educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, etc. Tutti i Consigli di Classe, nell’ambito del documento del 15 maggio che raccoglie quanto svolto dalla classe, evidenzieranno e descriveranno tali percorsi, che saranno poi oggetto di una sezione specifica del colloquio.
I docenti su Facebook “bocciano” il nuovo orale
Monta la protesta dei docenti contro il nuovo esame orale. Sulla pagina Facebook de La Tecnica della Scuola sono tanti i commenti contro la “svolta” del Ministero dell’Istruzione.
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