Il giorno delle buste per la maturità. Dopo le prove scritte effettuate mercoledì e giovedì scorso, spazio all’orale.
Come ha già scritto La Tecnica della Scuola, per il colloquio, che è anche l’ultimo atto degli Esami di Stato conclusivi del secondo ciclo, le commissioni proporranno ai candidati (cinque al giorno) di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi.
L’esame orale si svolgerà secondo diversi momenti:
A La Repubblica, parla Emma Gianotti, la prima alunna del Liceo Classico Berchet di Milano a sperimentare il nuovo esame orale di maturità con le tre buste. “Ho scelto quella in centro e ho pescato Émile Zola. Da lì ho spaziato con diversi collegamenti, è durato tutto circa 50 minuti e i professori hanno cercato di aiutarmi, è stato tutto molto tranquillo”, conclude Emma.
I materiali di partenza sono predisposti dalle stesse commissioni, nei giorni che precedono l’orale, “tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto dagli studenti descritto nel documento che i Consigli di classe consegneranno come ogni anno in vista degli Esami”.
Ci saranno materiali che forniranno uno spunto per l’avvio del colloquio: un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare.
I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui.
La durata del colloquio? Per i tecnici ministeriali non deve essere superficiale, ma non troppo lungo: si prevedono al massimo 60 minuti, ma in molti casi potrebbe bastare anche 40 minuti.
Invece, secondo i tecnici del Miur non devono esserci domande, serie di domande, argomenti, riferimenti a discipline. Inoltre, le buste non conterranno quiz o test.
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