La prossima maturità sarà completamente rivista. Novità previste anche per il colloquio e per i crediti scolastici.
L’orale resta multidisciplinare, ma in mancanza della tesina le commissioni prepareranno un elenco di spunti sulla base del documento che sarà consegnato il 15 maggio dal Consiglio di classe.
Maturità 2019, cosa cambia per il credito scolastico
Da quest’anno l’alunno arriva all’esame con un “tesoretto” di crediti scolastici accumulati nel triennio che possono pesare fino a 40 punti su 100 (prima erano massimo 25 punti).
Per chi fa la maturità quest’anno c’è già stata una comunicazione, dopo gli scrutini intermedi, sul credito già maturato per il terzo e quarto anno, che sarà convertito in base alle nuove tabelle.
Il decreto legislativo n.62 di aprile 2017 prevede questi punteggi massimi che cresceranno in maniera proporzionale all’anno frequentato: 12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto.
Chi galleggia attorno alla sufficienza si porta dietro 7-8 punti dal terzo anno, 8-9 dal quarto e 9-10 dal quinto (totale: fra i 25 e i 27 punti). Chi ha una media fra il 7 e l’8 arriva all’esame con 9-10 punti dal terzo anno, 10-11 dal quarto e 11-12 dall’ultimo anno (totale: 33 punti al massimo). Chi ha una media fra il 9 e il 10 può aspirare al massimo dei crediti: 40 punti.
Per poter essere ammessi alle prove, lo ricordiamo, bisognerà aver frequentato almeno i tre quarti del monte ore previsto, avere il 6 in ciascuna disciplina, avere la sufficienza nel comportamento.
Il Consiglio di classe potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza in una disciplina o gruppo di discipline valutate con un unico voto, ma dovrà motivare la propria scelta.
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Le novità della maturità
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