Martedì 19 febbraio, alle ore 8,30, sul sito del Miur verranno pubblicati alcuni esempi della prima prova della nuova maturità.
Alcune scuole invieranno i giudizi direttamente al Miur. I risultati di queste scuole campione serviranno al Ministero per valutare l’andamento e per preparare così le tracce per il vero esame di Maturità che inizierà il prossimo 19 giugno.
I professori potranno a correggere gli elaborati svolti dagli studenti seguendo le griglie di valutazione ministeriali e assegnare un voto. Quest’ultimo però non farà media.
Alla prima prova scritta i maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Stop, quindi, al saggio breve e all’articolo di giornale.
Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, sul proprio profilo Instagram, risponde alle domande degli studenti sul prossimo esame di maturità che proporrà tante novità.
GLI ESEMPI DELLE PROVE
Le tracce delle ‘simulazioni’ saranno inviate in simultanea a tutte le scuole?
Gli esempi di prova saranno pubblicati in un’apposita sezione del sito del MIUR dedicata agli Esami di Stato a partire dalle ore 8.30 dei giorni indicati in calendario. Saranno perciò utilizzabili dalle scuole a partire da tale ora.
Se non sono a scuola il giorno in cui il Ministero pubblica gli esempi di prova per le ‘simulazioni’ o se la mia classe è in visita d’istruzione, che succede?
Le scuole potranno usare gli esempi di prova in qualsiasi momento, anche nei giorni successivi. In ogni caso il MIUR ha organizzato più ‘simulazioni’: due per italiano, due per la seconda prova. I materiali potranno poi essere utilizzati da ciascuno studente come base utile per potersi rendere conto della struttura e della tipologia delle prove d’Esame.
Ci saranno ‘simulazioni’ per tutti i corsi di studio?
Il Ministero pubblicherà esempi di prova per la quasi totalità degli indirizzi di studio. Per quelli con una diffusione molto limitata sul territorio nazionale o per percorsi sperimentali ci sarà un’interlocuzione diretta con le scuole.
I maturandi dovranno innanzitutto dimostrare di “padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti” e, per la parte letteraria, di aver raggiunto un’adeguata competenza sull’”evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi”.
Quanto alla lingua occorrerà distinguere tra le competenze di base, da presupporre per qualsiasi tipo di prova e per qualsiasi tipo di indirizzo, e quelle specifiche.
Tra le prime figurano la padronanza grammaticale, la capacità di costruire un testo coerente e coeso, una sufficiente capacità nell’uso dell’interpunzione e un dominio lessicale adeguato (da saggiare anche attraverso la competenza passiva, a partire da un
testo dato).
Per quanto concerne le seconde, più che dell’astratta classificazione della tipologia testuale, con la distinzione tra testi espositivi, argomentativi ecc. (che può valere solo in
linea di massima, dal momento che i testi reali presentano abitualmente caratteri in certa misura “misti”), occorre tener conto di caratteristiche inerenti all’argomento trattato e al
taglio del discorso con cui esso viene presentato.
I testi prodotti saranno valutati in base alla loro coerenza, alla ricchezza e alla padronanza lessicali, all’ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali, alla capacità di esprimere giudizi critici e valutazioni personali. La prova avrà una durata di sei ore.
I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove:
Tipologia A: Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano, compreso nel periodo che va dall’Unità d’Italia ad oggi. Saranno fornite due tracce che possano coprire due ambiti cronologici o due generi o forme testuali.
Tipologia B. Analisi e produzione di un testo argomentativo. La traccia proporrà un singolo testo compiuto o un estratto sufficientemente rappresentativo ricavato da una trattazione
più ampia, chiedendone in primo luogo un’interpretazione/comprensione sia dei singoli passaggi sia dell’insieme. La prima parte sarà seguita da un commento, nel quale lo studente esporrà le sue riflessioni intorno alla (o alle) tesi di fondo avanzate nel testo d’appoggio, anche sulla base delle conoscenze acquisite nel suo specifico percorso di studio.
Tipologia C. Riflessione critica di carattere espositivo argomentativo su tematiche di attualità. La traccia proporrà problematiche vicine all’orizzonte esperienziale delle studentesse e degli studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione. Si potrà richiedere al candidato di inserire un titolo coerente allo svolgimento e di organizzare il commento attraverso una scansione interna, con paragrafi muniti di un titolo.
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