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Maturità 2019, ecco il mix di matematica e fisica nella seconda prova

Il Ministero dell’Istruzione ha fornito i quadri di riferimento per quanto riguarda le prove del prossimo esame di stato. Le novità principali riguardano le prove scritte, la seconda in particolare, che, saranno predisposte in linea con il decreto legislativo 62 del 2017.

La seconda prova allo scientifico: possibile compito misto matematica e fisica

La seconda prova scritta, che si svolgerà il 20 giugno, potrà riguardare una o più discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio, come previsto dalla nuova normativa.

La scelta delle discipline su cui i maturandi dovranno mettersi alla prova avverrà a gennaio. Per quanto riguarda il liceo scientifico, la grande novità risiede nel fatto che la prova potrebbe essere mista. Ovvero, la struttura della prova prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Ma la prova potrà riguardare entrambe le discipline caratterizzanti, cioè matematica e fisica.
Infatti, il quadro di riferimento messo a disposizione dal Miur riporta: “Nel caso in cui la scelta del D. M. emanato annualmente ai sensi dell’art. 17, comma 7 del D. Lgs. 62/2017 ricada su una prova concernente più discipline, la traccia sarà predisposta, sia per la prima parte che per i quesiti, in modo da proporre temi, argomenti, situazioni problematiche che consentano, in modo integrato, di accertare le conoscenze, abilità e competenze attese dal PECUP dell’indirizzo e afferenti ai diversi ambiti disciplinari”.

Le novità

Le prove di giugno 2019, ricordiamo, saranno composte da due scritti invece di tre, con l’eliminazione della terza prova, elaborata dalle commissioni, e una conseguente maggiore attenzione alle prime due prove, predisposte a livello nazionale.

Le altre novità riguardano la composizione della traccia del Liceo classico, le tipologie di elaborato che potranno essere oggetto d’Esame per l’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing degli Istituti tecnici. Con tanto di griglie di valutazione nazionali “per una correzione più equa e omogenea degli scritti”, sottolineano da viale Trastevere

I quadri pubblicati, spiega il Miur, “descrivono caratteristiche e obiettivi in base ai quali saranno costruiti sia il primo scritto, italiano, che la seconda prova, diversa per ciascun indirizzo di studi. E sono il frutto del lavoro di esperti delle varie discipline che hanno contribuito alla loro stesura. Per docenti e studenti sarà dunque possibile cominciare a esercitarsi con specifiche simulazioni. Anche il Ministero, a partire dal mese di dicembre, metterà a disposizione tracce-tipo per accompagnare ragazzi e insegnanti verso il nuovo Esame”.

La prima volta delle griglie uguali per tutti

Per la prima volta, inoltre, vengono rese disponibili anche apposite griglie nazionali di valutazione, che consentiranno alle commissioni di garantire una maggiore equità e più omogeneità nella correzione degli scritti. Anche queste sono già disponibili.

“Prosegue il lavoro di accompagnamento verso il nuovo Esame – ha detto il ministro Marco Bussetti -. Il Miur, anche alla luce delle nuove regole, lavorerà affinché le tracce siano davvero corrispondenti con quanto fatto dai ragazzi durante il percorso di studi, fornendo apposite indicazioni agli esperti che dovranno produrre i testi”.

“Nei prossimi giorni partirà un Piano di informazione e formazione che accompagnerà le scuole. Da domani ci saranno conferenze di servizio sull’intero territorio nazionale che proseguiranno nelle prossime settimane”, prosegue Bussetti.

A gennaio saranno pubblicate le materie per la seconda prova, a febbraio la complessiva ordinanza sugli Esami, che normalmente viene emessa a maggio.

ECCO I QUADRI DI RIFERIMENTO DEL MIUR

LA CIRCOLARE E LE ALTRE INDICAZIONI

 

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Fabrizio De Angelis

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