Una parte del colloquio d’esame prevede l’esposizione, da parte del candidato, di una breve relazione e/o elaborato multimediale sulle esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro, ora PCTO).
Come va fatta questa relazione? Quali contenuti? Quale struttura?
Per dare indicazioni a studenti e studentesse delle classi quinte, c’è una guida dell’Usr del Veneto che offre utili e pratici suggerimenti.
“Nell’ambito del colloquio, il candidato interno espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, cioè l’ex alternanza scuola-lavoro.
“Nella relazione e/o nell’elaborato, il candidato, oltre a illustrare natura e caratteristiche delle attività svolte e a correlarle alle competenze specifiche e trasversali acquisite, sviluppa una riflessione in un’ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma” (DM 37/2019, articolo 2).
Prima di tutto bisogna specificare le caratteristiche della struttura ospitante e le competenze acquisite in ambiente lavorativo, collegandole alle competenze del profilo del percorso di studio e alle conoscenze delle discipline coinvolte. Le informazioni si trovano nella documentazione predisposta dalla scuola: progetto, patto formativo, diario di bordo, griglie di osservazione compilate dallo studente e dai tutor, certificazione delle competenze.
In secondo luogo, è importante presentare quanto appreso durante l’esperienza anche in un’ottica orientativa, con riferimento alle scelte future, i possibili sbocchi post diploma, di studio e/o lavorativi.
La relazione deve rispondere a precisi requisiti, in modo da costituire una base per l’esposizione orale o per l’elaborato multimediale. Dovrà essere “breve”, cioè non superare le 5 pagine o le 10 slides, con la sintesi del testo tramite parole chiave. Eventualmente si può allegare qualche documento rilevante ai fini della valutazione.
La relazione necessita di informazioni chiare, precise, ben organizzate e distribuite in ordine logico. Bisogna prima raccogliere la documentazione e poi pianificare le fasi della scrittura, come si fa per qualunque produzione scritta.
Le fasi da seguire sono: progettazione e scaletta con l’elenco dei punti da sviluppare; produzione attraverso un’organizzazione per paragrafi nei quali si sviluppano i punti della scaletta; revisione e controllo (completezza delle informazioni, coerenza, correttezza nell’uso della lingua, lessico chiaro ma anche termini tecnici delle discipline d’indirizzo).
Nello svolgimento, non va mai perso di vista lo scopo che è di informare la commissione d’esame sull’esperienza svolta, ma anche di esprimere valutazioni, mettendo in relazione gli aspetti più significativi con le ricadute sul percorso formativo attuale e futuro.
La guida pratica dell’Usr Veneto indica dove si possono facilmente trovare le informazioni sui possibili sbocchi futuri, dai quali lo studente potrà scegliere e spiegare le sue motivazioni:
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