Meno 30 giorni all’inizio della maturità. Come già segnalato più volte dalla Tecnica della Scuola, nel 2019 sarà interamente rivisto: via la terza prova, novità anche per il tema di italiano e la seconda prova, caratterizzante per ogni istituto.
Per il Miur, il colloquio ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente.
A tal fine, la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera.
Le perplessità, però, sono tantissime e il Ministero, nelle scorse ore, è corso ai ripari.
Le novità del colloquio
In proposito, il Miur, con nota 788 del 6 maggio 2019, ha fornito indicazioni alle scuole secondarie di II grado in merito allo svolgimento del colloquio.
In particolare, evidenzia il Miur, nella nuova Maturità “il punteggio del colloquio è stato rimodulato da trenta a venti punti, ma non per questo tale prova perde di significato; il quadro normativo e le indicazioni successivamente fornite ne definiscono, infatti, le finalità e la struttura, sottolineando la sua natura pluridisciplinare e integrata e la sua importanza al fine di raccogliere elementi di valutazione significativi sul livello di “preparazione” del candidato e sulle sue capacità di affrontare con autonomia e responsabilità le tematiche e le situazioni problematiche proposte“.
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