Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul proprio sito ufficiale la nota n. 2197 in riferimento alla modifica dell’esame di maturità. Come già reso noto dal ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, giovedì scorso, addio alle buste per la prova orale.
Come è noto l’art. 17, comma 9, del decreto legislativo n° 62 del 2017 definisce la struttura del colloquio, prevedendo che esso abbia la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. In particolare, all’avvio del colloquio la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare la sua capacità di affrontare con autonomia, padronanza e responsabilità le tematiche e le situazioni prospettate.
Il decreto ministeriale n° 37 del 18 gennaio 2019 e l’art. 19 dell’O.M. n° 205 dell’11 marzo 2019 hanno successivamente definito una specifica procedura relativa alle modalità di conduzione del colloquio, stabilendo che il giorno della prova orale il candidato sorteggi
i materiali (testi, documenti, esperienze, progetti e problemi) contenuti in una delle tre
buste proposte dal Presidente della commissione d’esame.
A tal fine la commissione predispone per ogni classe un numero di buste con i materiali pari al numero dei candidati aumentato di due unità.
Al riguardo l’onorevole Ministro non intende più rinnovare tale procedura di
assegnazione del materiale ai candidati, rimanendo fermo quanto disposto dall’art. 17, comma 9, del decreto legislativo n° 62/2017 circa l’avvio del colloquio mediante l’analisi da parte dello studente dei materiali preparati dalla commissione d’esame in un’apposita sessione di lavoro, con l’immutata finalità di “verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera”, materiali che dunque devono consentire un approccio multidisciplinare.
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