Si attende entro questa settimana l’ordinanza per la maturità 2020. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è a lavoro con il proprio staff tecnico per mettere a punto l’atteso provvedimento. Quello che è certo è che la maturità 2020 sarà ricordata da tutti per via della sua versione rivoluzionata: una sola prova orale al posto dei due scritti e del colloquio. La data scelta sarebbe quella di mercoledì 17 giugno.
Il colloquio consisterà in un’interrogazione multidisciplinare che partirà da un domanda concordata con il professore della materia di indirizzo: quella su cui si sarebbe dovuto tenere il secondo scritto (ad esempio Greco/Latino al Liceo classico oppure Matematica/Fisica allo scientifico).
All’incirca ogni candidato resterà in aula per un’ora. L’obiettivo è esaminare cinque maturandi al giorno.
Dei 100 punti previsti per l’intero esame il colloquio ne varrà fino a 40. Gli altri 60 arriveranno dal curriculum scolastico dell’ultimo triennio.
Per quanto riguarda la commissione, invece, sarà interna con il solo presidente interno. Su questo, però, ci sarà ancora da discutere. Infatti in diverse scuole i docenti, soprattutto quelli over 55, sono decisi a rinunciare per via dei rischi sanitari a cui andrebbero incontro con l’orale in presenza. In caso di defezione di massa, si potrebbe prima attingere ai docenti della stessa scuola e poi eventualmente chiamare in corsa i supplenti. Anche la stessa scelta dei docenti delle commissioni, che andava fatta dal consiglio di classe entro il 30 aprile, rischia di riservare qualche sorpresa.
Così come segnala il Sole 24 Ore, essendo alcune materie da esterne diventate interne, in qualche scuola potrà accadere che i docenti individuati appartengano a più commissioni e che si creino sovrapposizioni, tali da richiedere sostituzioni. Gli studenti potrebbero trovarsi a effettuare il colloquio su materie diverse da quelle previste a gennaio.