Pochi giorni fa è stato pubblicato il documento tecnico sulla rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico per lo svolgimento dell’esame di stato nella scuola secondaria di secondo grado.
Il documento prevede che il candidato e l’eventuale accompagnatore dovranno indossare per l’intera permanenza nei locali scolastici una mascherina chirurgica o di comunità di propria dotazione.
Nel testo leggiamo anche che i componenti della commissione dovranno indossare per l’intera permanenza nei locali scolastici mascherina chirurgica che verrà fornita dal Dirigente Scolastico che ne assicurerà il ricambio dopo ogni sessione di esame (mattutina /pomeridiana).
Anche per tutto il personale non docente, in presenza di spazi comuni con impossibilità di mantenimento del distanziamento, è necessario indossare la mascherina chirurgica.
Per quanto riguarda invece eventuali soggetti (candidati, componenti della commissione, altro personale scolastico) che dovessero manifestare una sintomatologia respiratoria e febbre, il documento prevede che il soggetto dovrà essere immediatamente condotto in un locale appositamente dedicato all’isolamento, in attesa dell’arrivo dell’assistenza necessaria attivata secondo le indicazioni dell’autorità sanitaria locale. Tale soggetto dovrà essere inoltre dotato immediatamente di mascherina chirurgica qualora dotato di mascherina di comunità.
Quindi, dalla lettura di queste linee guida, la scuola dovrà fornire le mascherine chirurgiche alla commissione, al personale e, qualora ne fosse sprovvisto anche al candidato che dovesse manifestare sintomi riconducibili al Covid-19. Invece, candidati e accompagnatori utilizzeranno un dispositivo di propria dotazione.
Se non che, l’art. 231 del decreto 34/2020, al comma 6, prevede che: “al fine di garantire il corretto svolgimento degli esami di Stato per l’anno scolastico 2019/2020, assicurando la pulizia degli ambienti scolastici secondo gli standard previsti dalla normativa vigente e la possibilità di utilizzare, ove necessario, dispositivi di protezione individuale da parte degli studenti e del personale scolastico durante le attività in presenza, il Ministero dell’istruzione assegna tempestivamente alle istituzioni scolastiche statali e paritarie, che sono sede di esame di Stato, apposite risorse finanziarie tenendo conto del numero di studenti e di unità di personale coinvolti”.
Si parla quindi di acquisto dei dispositivi individuali anche per gli studenti.
E in effetti, leggendo la relazione tecnica al decreto emerge che una parte dei 39,23 milioni stanziati per le scuole statali e paritarie per le pulizie e per acquistare i DPI sarà destinata alla fornitura di mascherine per gli studenti.
Nel dettaglio, il Ministero prevede che si dovrà comprare una mascherina chirurgica per studente per un totale di 541.657 dispositivi al costo unitario di 60 centesimi (324.994,20 euro) più un 10% di riserva (32.499,42 euro). In totale quindi lo Stato spenderà per le mascherine degli studenti, che verranno utilizzate un solo giorno, più di 350.000 euro.
A questo punto ci chiediamo:le mascherine per gli studenti dovrà fornirle la scuola? O, come indicato del documento tecnico, gli esaminandi dovranno sostenere l’esame con una mascherina di propria dotazione?
Forse sarebbe opportuno in proposito un chiarimento da parte del Ministero.
Alle cifre di cui sopra deve aggiungersi l’acquisto dei dispositivi per le commissioni e il personale per i 20 giorni previsti per le operazioni: 308.000 euro per le circa 25.000 mascherine per il personale ATA, 102.000 euro per gli 8.500 tra Dirigenti scolastici e Dsga, e ben 2.170.000 euro per i 7 membri delle commissioni d’esame.
Aggiungendo le quote di riserva arriviamo in totale, tra studenti e personale, a circa 3,2 milioni di euro solo per i dispositivi individuali.
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