Le prove Invalsi garantiscono le medesime opportunità di qualità formativa di altri Paesi del mondo. E l’alternanza scuola-lavoro sostiene e forma gli studenti per il mondo occupazionale. Quindi, ben venga avere previsto la presenza dei due requisiti per l’accesso all’esame di maturità, come ha appena deciso il Miur attraverso la Nota Miur n. 2197 sulle modalità generali di svolgimento dell’Esame di Stato 2020. A sostenerlo, contraddicendo le proteste degli studenti dell’Uds che minacciano di scendere in piazza per esprimere il dissenso contro questi due provvedimenti, è l’ex ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli (Pd).
Lo scorso anno disapprovò il rinvio di Bussetti
“Aver ripristinato l’alternanza scuola-lavoro e i test Invalsi come requisiti di ammissione all’esame di maturità, così come previsto dal decreto legislativo 62 del 2017 che attuava la legge 107, è una prova di serietà e responsabilità nei confronti delle nostre studentesse e dei nostri studenti e del loro diritto a un’istruzione e a una formazione di qualità”, tiene a far sapere la senatrice Pd.
Fedeli ricorda che “lo scorso anno, di fronte alla retromarcia ingranata dal precedente governo su questo tema, avevamo sollevato obiezioni e manifestato preoccupazione per una scelta – dice l’ex titolare dell’Istruzione – che consideravamo un disinvestimento rispetto alle opportunità che il nostro Paese ha il dovere di garantire alle ragazze e dei ragazzi”.
“I test Invalsi garantiscono opportunità di qualità formativa”
“La circolare del Miur trasmessa ieri conferma invece – sostiene Fedeli – che la politica e le istituzioni hanno a cuore il futuro dei giovani e di tutto il Paese. I test Invalsi, infatti, non sono solo uno strumento di valutazione o per orientarsi nella scelta del percorso di studi o di lavoro successivi, ma servono a garantire ai nostri studenti le stesse opportunità di qualità formativa che hanno le ragazze e i ragazzi di altri 90 paesi del mondo”.
Scuola-lavoro per affrontare meglio il domani
Anche le esperienze obbligatorie da svolgere in azienda – oggi denominate “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” – vengono considerati dalla Fedeli un buon risultato.
“L’alternanza scuola-lavoro – sostiene – è un’opportunità di formazione che accompagna, orienta, sostiene e forma le alunne e gli alunni verso l’inserimento lavorativo in un mondo che cambia e in armonia con i cambiamenti dell’oggi e per affrontare al meglio anche quelli del domani”.