Iniziamo con la definizione del termine diserzione “la diserzione è il reato commesso dal militare che, in tempo di pace o in guerra, abbandona il suo posto senza esserne autorizzato, con l’intenzione di non ritornare”.
Ora paragonare la mancata presentazione delle domande a Presidente di Commissione (o in generale sulle assenze del personale docente alla Maturità 2020) ad un reato commesso da un militare, così come è stato detto nella trasmissione radiofonica Uno, Nessuno 100Milan del 4 giugno 2020 su Radio24 (minuto 15) (https://www.radio24.ilsole24ore.com/programmi/uno-nessuno-100milan), pare, secondo chi scrive, del tutto arbitraria e la dice lunga sui luoghi comuni negativi verso una intera categoria professionale.
A tal riguardo si ricordano tutte le criticità del protocollo di sicurezza che hanno indotto dinamiche di precauzione e di tutela della propria salute da parte degli insegnanti, che ad aprile 2020 non erano obbligati ad inviare la domanda a Presidente di Commissione per gli Esami di Stato 2020.
Le criticità sulla sicurezza sono:
- La difficoltà delle operazioni preliminari di segreteria, di pulizia e di acquisto dei DPI per ATA, docenti e studenti
- la compresenza in uno stesso ambiente scolastico di più persone (in ogni aula: 6 commissari, un Presidente, un candidato e un testimone), dove si dovrebbe garantire una distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri come stabilito dal CTS
- la prospettiva di dover stare fermi in un’aula per 5 o 6 ore continuate con mascherine e guanti a temperature estive senza poter usufruire di ventilatori o condizionatori
- l’inadeguata autodichiarazione del proprio stato di salute – prevista per tutto il personale, per gli studenti e i per testimoni – dove si deve attestare di non essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni.
- la presenza di commissari che si trovano in una fascia d’età (sopra i 55 anni) a maggior rischio di contagio e complicanze, come segnalato dall’INAIL
L’utilizzo di certi termini (diserzione) fatti in trasmissioni radiofoniche di diffusione nazionale aiutano gli atteggiamenti di coloro che irridono gli insegnanti e la loro professione, prendendo sotto gamba la funzione centrale della trasmissione del sapere per recuperare tutti i punti di PIL persi a causa dell’emergenza sanitaria.