Il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti non si accontenta di avere reinserito la traccia di storia nella prova scritta della maturità: adesso chiede di prendere le distanze dei temi storici tradizionali, legati alle battaglie e alle lotte di potere, per dare spazio invece alle vicende legate al quotidiano.
A proposito della traccia storica dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, Fioramonti esce allo scoperto.
“Mi piacerebbero tracce che uscissero da eventi epocali e facessero riflettere sulla storia di tutti i giorni, su come le generazioni del passato si sono trovate ad affrontare questioni quotidiane”, ha detto il titolare del Miur nel corso dell’intervista di Maria Latella su Skytg24.
Più in generale, secondo Fioramonti “è importante avere un dibattito sul ruolo della storia. Per questo ho avviato colloqui con i principali storici italiani, per fare in modo che la storia possa essere sempre più insegnata in maniera accattivante”.
Secondo il responsabile del Miur è “importante che di storia si parli anche utilizzando nuove metodologie”.
Insomma, per il nuovo titolare del dicastero bianco dell’Istruzione è tempo di rivedere tutto il modo su come la storia venga insegnata ai nostri studenti.
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