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Maturità 2021, a Milano 1 su 3 con 100. I dirigenti: “esame burla, troppo facile”

Gli esami di Stato del 2021 continuano ad essere sotto accusa per il fatto che si svolgono in un’unica prova, il colloquio finale, con una commissione interna e un presidente esterno. Da diverse parti, infatti, si leggono commenti negativi

A tal riguardo, la Tecnica della Scuola ha portato avanti anche quest’anno per la sua decima edizione, l’iniziativa 100 alla Maturità, per riconoscere i meriti e gli sforzi degli studenti profusi in un’annata scolastica irta di difficoltà, tra le nuove modalità della didattica a distanza, le mancate relazioni sociali, le preoccupazioni sanitarie legate all’epidemia, con il carico psicologico che ne consegue.

A Milano almeno 1 studente su 3 si è diplomato con 100

Secondo quanto riportato dal Corriere, gli istituti superiori di Milano hanno registrato un alto numero di eccellenze. Al Manzoni quasi metà scuola ha festeggiato il cento o la lode, stessa cosa al Beccaria, più di cinquanta. Ai tanti cento e alle lodi nei licei si sono aggiunti i voti massimi distribuiti in tutti gli indirizzi, anche nei tecnici e professionali dove alla maturità non tutti gli studenti arrivano con pagelle da incorniciare.

Mazzini: “Esame burla: troppo facile, almeno in un liceo classico”

Alessandro Mazzini, vicepreside del Manzoni ha affermato: “Esame burla: troppo facile, almeno in un liceo classico. Risultati clamorosi. Speriamo che si ritorni all’esame con prove scritte e commissione mista, così è troppo semplice”

E anche il preside del Virgilio, Mauro Zeni dice: «I risultati di quest’anno sono molto buoni. Con meno prove diminuisce il “rischio” di fallirne una e perdere punti. Ed è pesato maggiormente il curriculum degli studenti. È indubbio poi che una commissione tutta interna vada a valorizzare i ragazzi: i professori sanno riconoscere se un errore è dato da un lapsus momentaneo o una mancanza. Giocare in casa è un elemento a favore».

Di un’altra prospettiva è invece Giuseppe Vincolo, preside del liceo Agnesi, che ha dichiarato: “Quest’anno ci sono stati più 100 ma l’esame non è stato più semplice, vorrei sfatare questo luogo comune: la prova orale è l’unica possibilità per esprimere il proprio potenziale. E molti raggiungono l’eccellenza negli scritti ma non al colloquio, per timidezza. I ragazzi sono stati bravissimi. La speranza per il prossimo anno è che venga o cancellata del tutto la prova dell’esame di stato o che si torni a una commissione mista».

Redazione

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