“Un esame di Stato che non abbia almeno la prova scritta di Italiano sarebbe un esame monco che mina la meritocrazia.” Lo afferma la deputata di Fratelli d’Italia Ella Bucalo (esponente della commissione istruzione alla Camera), in occasione della diretta di Tecnica della scuola Live sulla Maturità 2021.
Tuttavia, la deputata precisa: “Il tema di italiano non deve essere visto come una misurazione di quanto il ragazzo ha studiato nell’ultimo anno, dato l’anno complesso di emergenza sanitaria che abbiamo vissuto; ma come una meta di percorso. Insomma, non dovrà essere un esame su quello che il ragazzo ha studiato nell’ultimo anno ma un mettersi in gioco che dimostri cosa sono diventato, dove sono arrivato alla fine del mio percorso di studi.”
“L’esame è una meta fondamentale per tutti gli studenti. Non dobbiamo permettere che l’emergenza sanitaria tolga ai ragazzi questo momento,” conclude la deputata.
Una visione differente, quella della senatrice Bianca Laura Granato (M5S) che, al contrario, propone un maxi orale sulla scia dello scorso anno. Un esame serio, basato su una seria procedura di ammissione all’esame (con obbligo di verifiche formative in itinere in presenza), ma concepito in modo tale che “l’esame non risulti discriminatorio nei confronti di quel ragazzo che abbia avuto una frequenza meno regolare. Questa potrebbe essere una soluzione che ha la funzione di recuperare un eventuale gap formativo ma senza pensalizzare nessuno.”
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