Come funziona l’esame di maturità 2021? Secondo l’articolo 17 dell’Ordinanza ministeriale, le prove d’esame sono sostituite da un colloquio, che ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. Per raggiungere questo obiettivo in sede di colloquio la commissione terrà conto anche del curriculum dello studente. Dopodiché?
La commissione assegna a ogni candidato fino ad un massimo di 40 punti, tenendo a riferimento indicatori, livelli, descrittori e punteggi. Le Faq del MI chiariscono anche che tali indicatori sono trasversali, nel senso che vanno applicati all’andamento complessivo dell’esame senza riferimenti specifici alle singole parti ci cui si compone il colloquio, ad esempio la discussione dell’elaborato o altro.
Ecco gli indicatori su cui la commissione è tenuta a valutare l’alunno:
- Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo, con particolare riferimento a quelle d’indirizzo;
- Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro;
- Capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti;
- Ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore, anche in lingua straniera;
- Capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva a partire dalla riflessione sulle esperienze personali.
Le Faq del MI sulla griglia di valutazione
L’elaborato ha un proprio peso nella griglia di valutazione della prova orale?
No, nessuna delle parti in cui si articola il colloquio ai sensi dell’articolo 18 è oggetto di specifica valutazione separata. Tutti gli indicatori della griglia di valutazione della prova orale allegata all’ordinanza sono trasversali.
La griglia di valutazione (allegato B all’OM) deve essere obbligatoriamente adottata?
Sì. Può essere esclusivamente adattata, dove necessario, al PEI e al PDP.