Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse
Nell’eventualità che il candidato non provveda alla trasmissione dell’elaborato, la discussione si svolge comunque in relazione all’argomento assegnato, e della mancata trasmissione si tiene conto in sede di valutazione della prova d’esame.
Questo è quanto si legge nella ordinanza relativa agli esami di Stato conclusivi del II ciclo di istruzione.
Ricordiamo che domani, 31 maggio, è il termine ultimo, fissato dalla stessa ordinanza, per il candidato per trasmettere l’elaborato al docente di riferimento. L’inoltro dovrà avvenire per posta elettronica, includendo in copia anche l’indirizzo di posta elettronica istituzionale della scuola o di altra casella mail dedicata.
Quest’anno l’esame di Stato conclusivo del II ciclo, la cui sessione inizierà il 16 giugno alle ore 8.30, consisterà in un colloquio orale, che partirà proprio dalla discussione dell’elaborato.
L’elaborato potrà avere forme diverse, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio, della progettualità delle istituzioni scolastiche e delle caratteristiche della studentessa o dello studente in modo da valorizzare le peculiarità e il percorso personalizzato compiuto.
L’elaborato ha un proprio peso nella griglia di valutazione della prova orale?
No, nessuna delle parti in cui si articola il colloquio ai sensi dell’articolo 18 è oggetto di specifica valutazione separata. Tutti gli indicatori della griglia di valutazione della prova orale allegata all’ordinanza sono trasversali.
Il colloquio prevede una parte specifica dedicata all’Educazione civica?
Nell’ambito del colloquio il candidato deve dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione civica, per come enucleate all’interno delle singole discipline; perciò la trattazione delle tematiche connesse a tale insegnamento può avvenire sia nell’elaborato, sia in qualunque altra fase del colloquio. Non è perciò prevista una sezione specifica del colloquio dedicata all’Educazione civica.
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