Quest’anno l’esame di Stato conclusivo del II ciclo, la cui sessione inizierà il 16 giugno alle ore 8.30, consisterà in un colloquio orale, che partirà dalla discussione di un elaborato.
L’argomento dell’elaborato è stato assegnato a ciascuna studentessa e a ciascuno studente dai Consigli di classe entro lo scorso 30 aprile.
I maturandi, da questa data, hanno un mese di tempo per poterlo sviluppare, dovendolo trasmettere agli insegnanti entro il 31 maggio.
L’elaborato potrà avere forme diverse, in modo da tenere conto della specificità dei diversi indirizzi di studio, della progettualità delle istituzioni scolastiche e delle caratteristiche della studentessa o dello studente in modo da valorizzare le peculiarità e il percorso personalizzato compiuto.
L’elaborato ha un proprio peso nella griglia di valutazione della prova orale?
No, nessuna delle parti in cui si articola il colloquio ai sensi dell’articolo 18 è oggetto di specifica valutazione separata. Tutti gli indicatori della griglia di valutazione della prova orale allegata all’ordinanza sono trasversali.
Il colloquio prevede una parte specifica dedicata all’Educazione civica?
Nell’ambito del colloquio il candidato deve dimostrare di aver maturato le competenze e le conoscenze previste dalle attività di Educazione civica, per come enucleate all’interno delle singole discipline; perciò la trattazione delle tematiche connesse a tale insegnamento può avvenire sia nell’elaborato, sia in qualunque altra fase del colloquio. Non è perciò prevista una sezione specifica del colloquio dedicata all’Educazione civica.
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