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Maturità 2021: la didattica per competenze nell’ordinanza del MI [RIVEDI LA DIRETTA]

Torniamo parlare di maturità 2021 e di tutte le sue specifiche d’esame (dall’elaborato al curriculum dello studente, al documento del 15 maggio, ecc) nella DIRETTA di Tecnica della Scuola Live del 17 marzo.

Un’attenzione particolare, durante la diretta, è stata posta dalla Dirigente dell’ISI Sandro Pertini di Lucca, Daniela Venturi, sulle particolarità relative agli istituti tecnici e professionali, alla didattica per competenze e ai Bes. A questo link qualche chiarimento sul ruolo dei BES all’Esame di maturità 2021.

(VAI AL CORSO DI AGGIORNAMENTO DOCENTI SUGLI ESAMI DI STATO 2021)

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L’intervento di Daniela Venturi, DS dell’ISI Sandro Pertini di Lucca

La didattica per competenze, tra Uda e compiti autentici

Nelle linee guida dei tecnici professionali del 2010, quindi ben quindi 11 anni fa, già si spingeva fortemente verso una formazione e valutazione per competenze piuttosto che per conoscenze, tanto da richiedere curricula di Istituto a seconda delle conoscenze scelte per lo sviluppo delle competenze previste e nell’ultima riforma dei professionali, del 2018, addirittura la didattica per competenze, con una progettazione tramite UDA e una valutazione tramite compiti autentici è diventata legge perché contenuta non in linee guida, ma direttamente in un decreto legge. Eppure ancora si fatica a lavorare in tal senso.

Molti suggerimenti per l’attuazione di una didattica diversa nella scuola, negli anni, sono stati anticipati dalle prove dell’esame di Stato, basti pensare a come nei licei scientifici sia stato rilanciato lo studio della geometria, anche dello spazio, tramite esercizi ad hoc nelle seconde prove.

Una struttura come quella del colloquio dell’esame di Stato descritto dall’OM 53/2021 ben si presta a privilegiare le competenze e, sicuramente, a spingere verso la didattica per competenze che dovrebbe oramai essere sperimentata in molti tecnici professionali per permettere agli studenti, e soprattutto a quelli degli istituti tecnico professionali, di collegarsi in più parti alle loro esperienze di PCTO e al loro curriculum personale.

L’articolo 18 dell’ordinanza per il secondo ciclo del MI

Nella parte dell’articolo 18 si parla di un elaborato concernente le discipline caratterizzanti eventualmente anche integrato in una prospettiva multidisciplinare dagli apporti delle altre discipline, dalle competenze individuali previste nel curriculum dello studente e anche dall’esperienza del PCTO.

In tal senso un ruolo cardine è svolto dai docenti che dovranno essere bravi nel costruire gli elaborati in maniera da far emergere le competenze acquisite dai loro studenti potendo, per esempio, già prevedere collegamenti con le esperienze di PCTO e, perchè no, anche di educazione civica, diminuendo quindi lo spezzettamento del colloquio in parti diverse e spingendo verso un vero e proprio colloquio trasversale visto che la trasversalità è il cuore della competenza.

Il colloquio

Per quanto riguarda la seconda parte del colloquio di discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana, nella nota 349 del 5 marzo 2021, di delucidazioni sull’OM 53 dell’Esame di Stato si legge, per tutte le tipologie di scuola, e non solo per i tecnici professionali, che i testi possono non limitarsi allo specifico letterario in modo tale che la capacità di sintesi possa manifestarsi anche in ambiti più corrispondenti alla peculiarità dei singoli profili e alle progettazione dei docenti.

Questa è un’importante novità che offre sicuramente spazio, negli istituti tecnico professionali, all’analisi di testi legati alle discipline professionalizzanti fondamentali per l’approfondimento anche del lessico specifico. Per portare un esempio, nel settore tecnico turistico del mio Istituto, in questo anno i docenti si sono concentrati sull’argomento del turismo sostenibile prendendo spunto dall’Agenda 2030 inserito anche nel programma di educazione civica.

Anche testi relativi all’educazione civica, argomento trasversale alle varie fasi del colloquio, possono rientrare nella progettazione dei docenti di italiano come per esempio:

  • Le Libere donne di Magliano di Mario Tobino in relazione alle tematiche dell’inclusione e della condizioni femminile
  • I testi del processo a Franca Viola in merito alla condizione femminile
  • Gomorra di Roberto Saviano in merito al tema della legalità e la lotta alla camorra

Infine l’importanza di un colloquio organico è messa bene in evidenza anche dalla griglia di valutazione della prova orale che già dallo scorso anno non è divisa per macroargomenti (quelli dei punti a), b) c) e d) dell’art.18 dell’ordinanza), ma ha come indicatori capacità osservabili trasversalmente in tutte le parti del colloquio.

Alunni BES

Per quanto riguarda gli alunni BES (con legge 104, DSA, stranieri …) bisogna sempre aver presente anche durante il colloquio dell’esame di Stato il PEI/PDP dello studente. Sicuramente con la commissione interna sarà più semplice una personalizzazione adeguata sia nell’elaborato assegnato e discusso nella prima parte del colloquio (si legge infatti che per tutti che bisogna tenere conto del percorso personale e quindi a maggior ragione per gli alunni BES …. ) sia per quanto riguarda la predisposizione dei materiali descritti nel punto C) dell’articolo 18 dell’ordinanza. In tal senso bisogna ricordare che una delle criticità maggiori che ha determinato l’abbandono della modalità “buste” è stata proprio l’impossibilità di personalizzarli per gli studenti BES.

Nell’ordinanza sono poi presenti due articoli appositi per gli alunni con disabilità (art.20) e con DSA (art.21).

Per quanto riguarda gli alunni con disabilità c’è la possibilità di valutare l’opportunità, qualora l’esame in presenza risultasse inopportuno o di difficile attuazione, sentita anche la famiglia, di svolgere il colloquio in modalità telematica e di nominare da parte del presidente, sulla base delle indicazioni del documento del consiglio di classe e acquisito il parere della sottocommissione, i docenti di sostegno e gli esperti che hanno seguito lo studente durante l’anno scolastico.

I candidati con DSA come quelli con altro BES, possono utilizzare, ove necessario, gli strumenti compensativi previsti dal PDP.

Bisogna sempre tener presente che può essere adattata al PEI per gli studenti con disabilità, o al PDP per gli alunni con DSA, la griglia di valutazione del colloquio.

Infine per gli studenti con disabilità per i quali è stata predisposta dalla sottocommissione, in base alla deliberazione del consiglio di classe di cui al comma 1, una prova d’esame non equipollente, come per gli alunni DSA esonerati dallo studio della/e lingua/e straniere è rilasciato l’attestato di credito formativo di cui all’articolo 20, comma 5 del Dlgs 62/2017.

IL CORSO DI FORMAZIONE

In vista della maturità 2021 il corso di aggiornamento docenti Esami di Stato 2021, tenuto dalla formatrice Anna Maria Di Falco, in programma dal 9 aprile.

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Redazione

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