Il colloquio d’esame nella maturità 2021 dovrà comportare un confronto attivo, consapevole, maturo del candidato rispetto alle sollecitazioni provenienti dell’elaborato e dalla commissione.
Chiarisce la nostra esperta, la Dirigente Scolastica Anna Maria Di Falco: “L’Ordinanza Ministeriale, all’articolo 18 testualmente scrive discussione di un elaborato, non esposizione di un elaborato”.
E puntualizza: “L’esposizione si limita all’illustrazione in forma orale di quanto scritto nell’elaborato, la discussione presuppone una esposizione interattiva, non acritica, ma consapevole, che parte dal focus delle discipline caratterizzanti e, attraverso la trattazione dei nodi concettuali, apre a collegamenti di senso con altre discipline, suscita domande da parte della commissione e viene valorizzato dalle risposte da parte del candidato”.
Anche il Ministero dell’Istruzione è intervenuto a chiarire i dubbi dei ragazzi. Su Instagram, il Mi ha infatti precisato una serie di punti.
Nel corso del colloquio saranno trattati i nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline anche nel loro rapporto interdisciplinare. Al candidato non si chiede però di presentare, oltre all’elaborato, percorsi tematici pluridisciplinari come avveniva in passato (tesine, mappe concettuali).
Il colloquio parte dall’elaborato del candidato, prosegue con l’analisi di un testo di Italiano e del materiale predisposto dalla commissione. Ci sarà spazio per l’esposizione dell’esperienza svolta nei Pcto e per il nuovo insegnamento di Educazione Civica.
In questa parte del colloquio il candidato analizza il materiale scelto per lui dalla commissione. La scelta del materiale da parte della commissione ha lo scopo di permettere al candidato di trattare i nodi concettuali che caratterizzano le diverse discipline, cioè i loro aspetti fondamentali, mettendo in rilievo il loro rapporto interdisciplinare. Perciò è opportuno che, nell’effettuare la selezione dei materiali da sottoporre ai candidati, la commissione faccia scelte che favoriscano l’esercizio della pluridisciplinarità, la ricerca dei collegamenti tra i diversi campi del sapere.
L’elaborato e la sua discussione, come del resto tutte le altre parti del colloquio, non vengono valutati separatamente, ma devono essere ricondotti agli indicatori trasversali della griglia di valutazione allegata all’ordinanza e che le commissioni sono tenute ad utilizzare.
La durata indicativa del colloquio è di 60 minuti. Le modalità di conduzione dello stesso vengono decise dalle commissioni durante la riunione preliminare.
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