“Nessuna decisione è stata presa sullo svolgimento dei futuri esami di maturità, nonostante c’è chi fa circolare informazioni che generano sconforto e allarmismo nel mondo della scuola. È assurdo che si faccia polemica anche quando, come è giusto e doveroso che sia a maggior ragione in questa fase, Governo e Parlamento lavorano per prevenire il più possibile disagi a studenti e studentesse, facendo trovare il Paese pronto a ogni evenienza che la pandemia ci può far ancora trovare davanti”.
A dirlo le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, facendo seguito alle numerose notizie che stanno circolando in questi giorni relativamente alla possibilità che l’esame di Stato conclusivo dell’a.s. 2020/21 possa svolgersi secondo le regole dell’anno scorso, quando, ricordiamo, c’è stato il solo colloquio orale.
In proposito, nella Legge di Bilancio all’esame del Parlamento, è passato un emendamento che dispone lo stanziamento di 30 mln di euro per il 2021 per consentire lo svolgimento degli esami di Stato nelle scuole statali e paritarie secondo gli standard di sicurezza sanitaria e prevede la possibilità, con ordinanze del Ministro dell’istruzione, di adottare specifiche misure per la valutazione degli apprendimenti e per lo svolgimento degli esami di stato, in continuità con quelle che sono state previste per l’a.s. 2019/2020.
“L’emendamento alla manovra a prima firma Alessandra Carbonaro – dicono i deputati pentastellati – non fa altro che dare la possibilità al ministero dell’Istruzione, qualora la situazione sanitaria lo richiedesse, di calibrare eventuali modifiche agli esami del primo e secondo ciclo di istruzione, stanziando inoltre le risorse per garantire tutte le misure di sicurezza a studenti e docenti, così come è stato fatto per gli esami dell’anno scorso. È chiaro”, sottolineano i portavoce, “che ci auguriamo tutti, anche alla luce della stagione di campagna vaccinale che sta per aprirsi, che non ci sia bisogno in futuro di modificare le prove d’esame, ma non possiamo permetterci di dare nulla per scontato dopo i mesi drammatici che abbiamo passato e che hanno pesato gravemente sul sistema di istruzione”.
“Se sarà necessario, dunque, la ministra Azzolina potrà intervenire organizzando diversamente le prove d’esame, come sempre dopo il consono passaggio con il CSPI e, siamo certi, ne riferirà in Parlamento. Se non sarà necessario, come auspichiamo fortemente, le risorse stanziate rimarranno a disposizione del ministero che le investirà sulla scuola”.
“Ancora una volta stiamo dimostrando di fare il possibile per i nostri studenti: si faccia lo stesso anche per i settori legati alla scuola, affinché a gennaio possano tutti tornare in classe, in sicurezza”, concludono i portavoce pentastellati.
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