Nemmeno uno scritto: la prossima maturità sarà come quella della passata estate, con un solo colloquio e un elaborato prodotto da ogni candidato. Lo hanno annunciato nelle ultime ore dal palazzo bianco di Viale Trastevere. L’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è sembrata soddisfatta della scelta fatta dal suo successore. Salvo il fatto che il testo non è passato dalle Commissioni parlamentari.
“Giorgia Meloni parla di fotocopia in salsa Pd? Veramente il Pd voleva introdurre la prova scritta agli Esami di Stato”, conferma la grillina all’agenzia Ansa.
Una decisione condivisa
Poi Azzolina ammette: “Il Ministro Bianchi sembra intenzionato giustamente ad accogliere la mia proposta, replicare lo schema dello scorso anno: un esame semplificato ma serio, frutto di un lungo ascolto con tutte le parti interessate, studenti, docenti e famiglie, oltre che i rappresentanti delle forze politiche che componevano la maggioranza”.
Maggioranza scavalcata
L’ex ministra, però, ha un piccolo cruccio. Parlando dell’ordinanza sugli Esami di Stato, Azzolina si dice dispiaciuta perché ha appreso della “notizia dai giornali”.
“L’ordinanza era pronta da settimane, l’ho rinviata per rispetto istituzionale, aspettando la formazione della nuova maggioranza. Si è invece deciso di scavalcarla”.