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Maturità 2022, abbreviazione per merito: sacrifici e sogni di uno studente diplomato al 4° anno con il massimo dei voti

Affrontare la maturità al quarto anno delle scuole superiori è possibile, e c’è anche chi la supera brillantemente con il massimo dei voti. È il caso di Lorenzo Vulpetti, uno studente che ha partecipato alla nostra iniziativa 100 alla maturità.

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Lorenzo, classe 2004, originario di Erice, in provincia di Trapani, si è diplomato quest’anno al Liceo Scientifico “V. Fardella” di Trapani come studente ottista, ossia con abbreviazione per merito (ai sensi dell’art. 13, c. 4 – D.Lgs 62/2017), così come un altro ragazzo da noi intervistato in precedenza.

Il percorso di Lorenzo appare davvero eccellente. Il neodiplomato, infatti, nel corso del suo quarto anno, si è preparato per la maturità, partecipando alle Prove Invalsi e alle simulazioni della prima e della seconda prova scritta insieme agli studenti di quinto anno, conseguendo una media scolastica al secondo quadrimestre pari a 9,17 e facendo totalizzare un credito scolastico pari a 49/50.

Nonostante sia ancora minorenne lo studente, che abbiamo intervistato, ha dimostrato di avere le idee ben chiare riguardo al proprio futuro. Ecco cosa ci ha raccontato.

Le aspirazioni per il futuro dello studente ottista

Lorenzo, che risulta essere l’unico studente che ha usufruito dell’abbreviazione del corso di studi per merito nelle province di Trapani e Palermo, ci ha subito spiegato il motivo che lo ha spinto ad abbreviare la sua avventura a scuola: “Sogno di iscrivermi ad un ateneo prestigioso in Europa o, ancora meglio, negli Stati Uniti. Visto che gli studenti USA terminano il loro percorso scolastico dopo 4 anni, un anno prima rispetto a quanto previsto nel sistema scolastico italiano, ho deciso di anticipare per non essere ‘in ritardo’ rispetto a loro”.

La carriera dello studente sembra averlo preparato a dovere per proseguire gli studi in ambito internazionale. Lorenzo, infatti, ci ha raccontato di essere in possesso della certificazione di inglese Cambridge B2 e di aver studiato già materie scientifiche nella stessa lingua.

A quanto pare la decisione dello studente di abbreviare la sua carriera scolastica è nata proprio dalla voglia di ampliare i propri orizzonti e sognare in grande: “Sono venuto a conoscenza della procedura dell’abbreviazione per merito proprio nel momento in cui ho iniziato a pensare all’università in cui iscrivermi”, ci ha detto il neodiplomato. “Ho già inviato alcune domande di ammissione in alcuni atenei da cui al momento aspetto risposta. Vorrei studiare ingegneria informatica”.

Il percorso di Lorenzo tra difficoltà e rapporto con docenti e compagni

Il neodiplomato ha così deciso di terminare un anno prima la sua avventura a scuola, salutando in anticipo i suoi compagni di classe che, invece, affronteranno la maturità l’anno prossimo. “Mi è dispiaciuto un po’ lasciare i miei compagni di classe di quarto ma è stato anche bello conoscere i nuovi compagni di quinto”. Lorenzo, in ogni caso, con molta determinazione ci ha detto di aver sempre avuto altre priorità: “Ho ritenuto più importante pensare al futuro”.

Ovviamente, la strada verso questo traguardo non è stata una passeggiata, nonostante le innegabili capacità dell’alunno. Quest’ultimo ci ha spiegato come è riuscito a conciliare lo studio del programma di quarto anno con la preparazione per gli esami di maturità: “Nel corso dell’anno mi sono concentrato sulle materie più corpose e più difficili, mentre quando avevo la possibilità, ad esempio giorni di vacanza, ho attenzionato le materie più semplici”. Insomma, per riuscire in questa “impresa” è stato necessario un impegno davvero costante e duraturo.

Non sono, ovviamente, mancate le difficoltà, come ha ammesso lo stesso Lorenzo. “Sì, le difficoltà ci sono state eccome. Ma per me è stato fondamentale tenere bene a mente l’obiettivo che mi sono posto. In questo modo ho capito che si può fare tutto. E poi, sostenendo le Prove Invalsi, ho avuto modo di fare un po’ di pratica in vista della maturità”.

Importante è stato il ruolo dei docenti: “Non ho avuto un docente in particolare che mi ha affiancato in questa avventura. Tutto il consiglio di classe, che ringrazio, è stato partecipe e ha dimostrato grande collaborazione”, ha affermato Lorenzo.

Lorenzo Vulpetti

Perché diplomarsi un anno in anticipo

In ogni caso lo studente si sente di consigliare questo percorso ad altri ragazzi: “Assolutamente, è stato affascinante. Non bisogna però sottovalutare il fatto che serve tanta motivazione, tanta resilienza. Occorre aver ben chiaro il motivo per cui ci si diploma un anno prima, sennò risulta tutto difficile”.

Abbreviazione per merito

Ma cos’è, tecnicamente, l’abbreviazione per merito? Ecco quanto spiega il MI: possono sostenere, nella sessione dello stesso anno, per abbreviazione per merito, il corrispondente esame di Stato, gli studenti iscritti alle penultime classi che:

  • nello scrutinio finale per la promozione all’ultima classe abbiano riportato non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non meno di otto decimi nel comportamento; e che abbiano seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado;
  • negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo abbiano riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento; e non siano stati bocciati.

Il ministero precisa inoltre che le votazioni non si riferiscono all’insegnamento della religione cattolica; e che la valutazione del comportamento si riferisce alla classe penultima e alle due classi antecedenti.

Laura Bombaci

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