Che fine ha fatto l’ordinanza sulla maturità 2022 la cui bozza ha ricevuto le critiche anche del Cspi? Dobbiamo considerare quella bozza definitiva o il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi tornerà parzialmente indietro sui suoi passi recependo i suggerimenti del Consiglio superiore della pubblica istruzione?
Ricordiamo che il parere del Cspi per il ministero dell’Istruzione non è vincolante o perentorio, ma è anche vero che il Mi deve dare un feedback e fare sapere qual è la posizione definitiva del Ministro. Insomma, siamo a metà febbraio, gli studenti devono conoscere con esattezza in cosa consisterà il loro percorso di maturità. Restiamo in attesa della circolare del ministero.
A quanto sappiamo la modifica della bozza dell’ordinanza è stata consegnata ai presidenti di Camera e Senato per l’acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari, così come ha indicato l’ultima Legge di Bilancio.
Intanto anche contro la formula degli esami di Stato prospettata da Bianchi gli studenti sono oggi in piazza a protestare, come abbiamo riferito. Una protesta che mostrerà una scia lunga per tutto il weekend, dato che dal 18 al 20 febbraio si svolgeranno gli Stati generali della Scuola organizzati da molte sigle, studentesche e no (Unione degli Studenti, Rete della Conoscenza, Flc-cgil, Libera Contro le Mafie, Legambiente, ActionAid, Priorità alla Scuola, Arci, Sbilanciamoci).
“Vogliamo il ritiro immediato di questa proposta di esame di maturità perché non tiene conto di questa profonda crisi psicologica e pedagogica stiamo vivendo. Questi due anni di pandemia sono stati durissimi per gli studenti – dice in piazza Tommaso, esponente del Movimento della Lupa, chiedendo infine – le dimissioni immediate del ministro Bianchi”.
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