Esclusi per troppe assenze. Così per molti ragazzi non ci sarà la possibilità di affrontare gli esami di maturità al via fra una settimana. La colpa? Della Dad soprattutto. Come affermano alcuni presidi infatti, il ritorno in classe dopo lungo tempo da remoto è stato un ostacolo non semplice da superare. E mentre si corre per terminare in tempo gli scrutini, gli istituti decidono autonomamente come far recuperare i ragazzi. Con corsi di recupero intensivi che presentano però delle difficoltà con gli esami in arrivo e la mancanza di docenti. Alcuni istituti sottoporranno i ragazzi a verifiche a metà luglio e potranno decidere se considerare recuperato il debito oppure rimandare a settembre.
Tra i respinti nelle scuole c’è però una fetta di studenti che ha fatto più del 25% di assenze e dunque non è scrutinabile. Un numero che secondo le stime fatte da un preside al ‘Corriere della Sera’ può raggiungere il 6-7%, con rischio sempre maggiore di abbandono scolastico. E dunque si torna nuovamente alla pandemia e ai danni che essa ha causato. In ogni scuola si contano decine di ragazzi che hanno superato il limite di assenze o che hanno smesso di frequentare. E le bocciature, più che per il rendimento, arrivano proprio per la non presenza in classe.
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