Gli studenti, soprattutto i maturandi, non l’hanno presa bene: dall’esame di maturità con il solo colloquio multidisciplinare degli ultimi due anni, sono passati quello completo (seppure con il secondo scritto “fatto in casa”), composto da due prove scritte e l’orale conclusivo. Hanno detto, quindi, che “un esame così è senza senso” e subito dopo che si sentono “penalizzati”.
Noi, ha ricordato la Rete degli Studenti Medi, “chiedevamo da qualche mese un esame che fosse incentrato sulle singolarità dello studente, eliminando gli scritti e inserendo una tesina”.
Invece, ci ritroviamo con un esame vero in piena pandemia e senza tenere “conto degli ultimi tre anni. Se il Ministero non ci convoca non possiamo evitare di mobilitarci”.
Detto e fatto. Almeno a Roma, dove contro le due prove scritte più l’orale, venerdì 4 febbraio alle ore 10, manifesteranno i movimenti studenteschi: il corteo partirà da Piramide, con destinazione ministero dell’Istruzione.
“Il ministro Bianchi – scrive il movimento studentesco ‘La Lupa’ – come se nulla fosse, ha annunciato il ritorno degli scritti all’esame di maturità 2022, di cui una prova di italiano e la seconda prova sulla materia d’indirizzo. Non solo il Ministro non si è degnato di ascoltare le richieste delle migliaia di studenti in protesta da mesi per un rientro in sicurezza e per una scuola diversa, ma ora vuole mettere in crisi anche migliaia di maturandi in tutta Italia”.
E ancora: “Noi non ci stiamo. Per l’ennesima volta torneremo a bussare alle porte del vostro Ministero dell’Istruzione blindato e lo faremo con la rabbia e la determinazione che ci contraddistingue”.
Il Movimento studentesco romano è tornato a denunciare gli incidenti di piazza dei giorni scorsi, a seguito delle proteste per la morte del giovane stagista 18enne Lorenzo Parelli.
“Non accetteremo in piazza le organizzazioni studentesche filo-governative che sono rimaste immobili di fronte alle manganellate e alla repressione enorme che abbiamo subito – scrive ancora il Movimento studentesco romano – e invitiamo tutte le studentesse e gli studenti di Roma ad organizzarsi con noi questo mercoledì ad Acrobax e verso l’assemblea nazionale del 5 e 6 febbraio a Roma. È tempo di riscatto!”.
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