Con il ritorno delle prove scritte alla maturità 2022 ritornano anche i “copioni“. Come in ogni esame o compito in classe non mancherà infatti chi, per scarsa preparazione, per insicurezza o semplicemente per il gusto di andare contro le regole, proverà a copiare dai compagni o utilizzando strumenti propri all’Esame di Stato.
Secondo i risultati di un sondaggio condotto da Skuola.net i “copioni” della maturità non sono pochi, anzi. La ricerca ha coinvolto 1.500 maturandi, intervistati a pochissimi giorni dall’inizio delle prove. Dai dati raccolti emerge uno scenario interessante. Un diplomando su 5 ammette di star cercando escamotage per copiare durante gli esami.
Tra coloro che si auto-professano “copioni“, il 60% dice di avere intenzione di farlo solo per sentirsi più tranquillo. Il 40%, invece, pensa di non riuscire a fare un buon esame senza foglietti, bigliettini e suggerimenti. A quanto pare quindi molti studenti, che a quanto pare non temono le conseguenze nel caso in cui venissero “beccati” a copiare alla maturità, sentono che non basterà loro studiare o ripassare. Si tratta di semplice e fisiologica fifa o i maturandi in questione credono davvero di non essere pronti a sostenere l’esame con successo?
La ricerca specifica che 1 maturando su 4 pensa di presentarsi agli scritti della maturità, ossia la prima prova d’italiano e la temutissima seconda prova, senza l’intenzione di copiare solo per paura di essere scoperto dai docenti ed espulso dall’aula. Un ulteriore quarto (24%), afferma di essere sicuro di sé e di non aver bisogno di “aiutini”. Il restante 28% dichiara invece di non starsi attrezzando particolarmente per copiare ma di confidare nella collaborazione tra compagni di classe, che spesso si traduce in passaparola e suggerimenti verbali.
L’indagine ha cercato di delineare un quadro completo sul fenomeno dei “copioni” alla maturità cercando di comprendere anche i metodi che gli studenti pensano di adottare. Il 70% di coloro che pensano di aggirare le regole pianifica di farlo usando strumenti tecnologici. I “furbetti” pensano di usare lo smartphone per navigare su Internet in cerca di risposte ai loro dubbi (17%), per leggere appunti sulle note (11%) o per comunicare con l’esterno (10%). Gli stratagemmi non finiscono qui. C’è anche chi pensa di affidarsi ai metodi non digitali (80%): un 19% ai tradizionali bigliettini, mentre un altro 19% a appunti scritti su dizionari o altri testi ammessi in aula.
Ma veniamo all’altro lato della medaglia. I maturandi 2022 sono disposti a far copiare i propri compagni di classe? A quanto pare non proprio. Solo il 31% dice di non avere problemi, eventualmente, a condividere con gli altri soluzioni e conoscenze. C’è anche chi deciderà chi aiutare e chi no: un altro 31%, infatti, dice di pensare di scegliere con cura i compagni a cui elargire suggerimenti, a seconda del livello di confidenza e del rapporto di amicizia con essi. Una buona fetta dei maturandi intervistati, però, lascia chiusa la porta a eventuali richieste di aiuto. Il motivo? Il 30% lo farà per paura di essere scoperto, il 9% per “principio”.
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