Come abbiamo anticipato, circola nelle scuole una nuova bozza di ordinanza ministeriale sulle prove della maturità 2022, nonostante gli studenti continuino a chiedere un esame diverso, senza prove scritte, così come venuto fuori dagli Stati generali che si sono svolti lo scorso weekend.
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Il documento del 15 maggio
L’articolo 10 dell’ordinanza stabilisce che entro il 15 maggio 2022 il consiglio di classe elabora un documento che esplicita i tratti del percorso formativo degli studenti. In particolare:
- i contenuti,
- i metodi,
- i mezzi,
- gli spazi,
- i tempi del percorso formativo,
- i criteri e gli strumenti di valutazione adottati,
- gli obiettivi raggiunti complessivamente e quelli specifici di apprendimento in relazione alle singole discipline coinvolte,
- i risultati di apprendimento in relazione all’insegnamento trasversale di Educazione civica,
- laddove previsto, le modalità della metodologia CLIL applicata a una disciplina non linguistica (DNL),
- ogni altro elemento che lo stesso consiglio di classe ritenga utile e significativo ai fini dello svolgimento dell’esame.
Allegati al documento del 15 maggio
Al documento possono essere allegati atti e certificazioni relativi alle prove effettuate (ad esempio le certificazioni di lingua straniera), e alle iniziative realizzate durante l’anno in preparazione dell’esame di Stato, ai PCTO, agli stage e ai tirocini eventualmente effettuati, alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell’ambito del previgente insegnamento di Cittadinanza e Costituzione e dell’insegnamento di Educazione civica riferito agli aa.ss. 2020/2021 e 2021/2022, nonché alla partecipazione studentesca ai sensi dello Statuto.
Il documento del consiglio di classe è immediatamente pubblicato all’albo online dell’istituzione scolastica. La commissione si attiene ai contenuti del documento nell’espletamento del colloquio.
Quanto varranno le prove d’esame?
Da quanto emerge dall’ultima bozza, la novità importante da sottolineare si trova nell’articolo 28 comma 2 e riguarda la valutazione delle prove dell’Esame di Stato. Infatti, come ha dichiarato lo stesso ministro Bianchi, dopo le critiche mosse dal Cspi, le prove varranno il 50% mentre la carriera scolastica dello studente varrà il restante 50%.
Le due prove scritte avranno un punteggio complessivo di 30 (15 per ogni prova), mentre il colloquio orale varrà un massimo di 20 punti, per un totale di 50. Il resto del punteggio, che ricordiamo è in centesimi, sarà decretato dal peso della carriera scolastica.