“Era necessario e doveroso uno snellimento delle procedure per la gestione della pandemia nelle scuole”.
Così la Sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia ai nostri microfoni chiarisce come il Governo e il Ministero dell’istruzione stiano gestendo l’emergenza sanitaria nelle scuole.
Sui purificatori d’aria, afferma: “Nel decreto sostegni del 2021 furono stanziati 150mln che potevano essere utilizzati anche per l’acquisto di purificatori d’aria e sistemi di ventilazione. Inoltre, i 350mln del decreto sostegni bis prevedono la possibilità non soltanto di acquistare sistemi di ventilazione meccanica, ma anche, con il decreto proroga del 24dicembre, acquisteremo anche apparecchi di igienizzazione e sanificazione. Le risorse ci sono e anche la normativa, ma rimane importante e mai banale periodicamente aprire le finestre in aula“.
E ancora sulle ffp2 per le scuole la sottosegretaria aggiunge: “Sono due diverse norme. La prima stanzia 5mln di euro, attraverso la struttura commissariale e che fornisce direttamente alle scuole mascherine per i docenti e il personale che a che fare con i bambini al di sotto dei sei anni o per i diversamente abili che non possono indossare la mascherina. Inoltre, sono stati stanziati 45mln per dotare le scuole di mascherine per tutte le occasioni di autosorveglianza. Sono mascherine che non vanno direttamente alle scuole, ma sono le scuole stesse che possono acquistarle”.
Con la sottosegretaria Floridia abbiamo parlato anche di esame di maturità, classi pollaio e assunzione docenti. “Siamo a buon punto per quanto riguarda la riduzione del numero di studenti per classe. Abbiamo evitato il taglio dei docenti a causa della denatalità. Questo, quindi, ci permette di pianificare classi c1on un numero ridotto di studenti e di avere più insegnanti. È partito inoltre il concorso ordinario per l’assunzione di nuovi insegnanti e ricordo che già con l’ex ministro sono state realizzate 40mila aule in più, sorte per emergenza Covid, ma che effettivamente rappresentano spazi aggiuntivi. Quindi, con più docenti e più spazi, non resta altro che la modifica della norma”
E sui maturandi che hanno protestato per la reintroduzione della seconda prova: “L’esame non deve essere più light, ma visti i due anni di pandemia e di Dad, era opportuno ricominciare in maniera graduale con una sola prova scritta, possibilmente quella di italiano, permettendo ai ragazzi di esprimere il loro pensiero e interpretazione del reale. Si è pensato di aggiungere la seconda prova, sebbene io non fossi d’accordo, ma ho tuttavia partecipato alla scelta di strutturare la seconda prova dalla commissione costituita dai docenti delle classi, consapevoli della preparazione dei ragazzi in quella determinata disciplina, modellata sulle loro reali capacità. Quindi dico ai ragazzi, di non preoccuparsi”.