Un incontro positivo, uno scambio di opinioni e di riflessioni. Ma la seconda prova si farà. È quanto ha affermato all’Adnkronos Marco Scognamillo, portavoce nazionale delle Consulte degli studenti riferendosi all’incontro avuto col ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi.
Lo studente precisa che è stato un lungo dialogo (due ore) con il titolare del dicastero di viale Trastevere. “Il ministro vuole portare avanti il discorso della seconda prova scritta ma ci ha riconosciuto l’importanza di una buona valutazione – spiega Scognamillo – e potrebbe prendere in considerazione la nostra proposta di abbassare il valore dell’esame di Stato sul voto finale al 30% (e non più al 60%). Faremmo la seconda prova scritta, a cui verrebbe data un’importanza minore”.
Scognamillo, studente al terzo anno di liceo classico all’Azuni di Sassari, ha anche rivelato che tra i temi di cui si è parlato, c’è stata anche la riforma della scuola, i Pcto e l’alternanza scuola-lavoro. Il ministero vuole che gli studenti siano parte attiva anche nella task force del Pnrr e integrare il tema della dispersione scolastica.
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