Si avvicina il Natale, ma per loro, i maturandi dell’anno scolastico 2021 -22, è già tempo di pensare ai giorni estivi della maturità. Le domande di partecipazione all’Esame di Stato 2022 devono infatti essere presentate agli uffici didattica delle segreterie degli istituti di istruzione superiore entro e non oltre il 30 novembre 2021, insieme alla relativa documentazione, tra cui la domanda di partecipazione, compilata, datata e firmata in originale; l’attestazione dell’avvenuto pagamento di € 12,09, che è la tassa per partecipazione agli esami (a nome del candidato), somma che si può non pagare se si rientra in determinate categorie per l’esenzione.
Non solo le scadenze burocratiche portano avanti il pensiero dei maturandi, ma anche le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che soltanto la settimana scorsa ha detto che l’esame potrebbe essere ripensato, eliminando ancora una volta le prove scritte, anche se ufficialmente una data c’è, il prossimo 22 giugno 2022.
Ma cosa ne pensano loro, studenti e studentesse che tra meno di sette mesi saranno i veri protagonisti dell’esame?
E’ già presente su Change.org una petizione per l’eliminazione delle prove scritte, ritenute ingiuste infruttuose, poiché, dicono i proponenti, Noi studendi maturandi chiediamo l’eliminazione delle prove scritte agli esami di maturità 2022,(…). I professori curricolari nei cinque anni trascorsi, hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità. Inoltre abbiamo passato terzo e quarto anno in DAD, penalizzandoci, distruggendo parte delle nostre basi che ci sarebbero dovute servire per gli esami. La petizione, che ha superato la soglia dei 43.000 firmatari, si rivolge direttamente al ministro Bianchi, che più volte ha ribadito che la decisione finale sulla modalità di svolgimento della prova finale della scuola secondaria di secondo grado, terrà conto proprio delle proposte dei diretti interessati, i futuri maturandi.
E abbiamo chiesto cosa ne pensano ad un gruppo speciale di maturandi, gli studenti e le studentesse dei corsi serali, che spesso sono coloro che avevano abbandonato gli studi e poi ci hanno ripensato. Chi per motivi di famiglia o lavoro aveva fermato la propria esperienza di studio, ritorna infatti in aula, magari al termine di una giornata di lavoro, proprio per conseguire il diploma.
Davide S., 23 anni dice per me è giusto, dopo due anni di frequenza alternata alla DaD, poter svolgere un esame solo orale, non abbiamo avuto il tempo per esercitarci sulle prove scritte. Kati M., 48 anni, la pensa come lui, ma aggiunge credo che non sia più facile o più difficile un esame solo orale, è semplicemente l’unico che può andare bene per noi. Simile è il parere di Serena R., 26 anni, che commenta io vorrei una prova come quella dello scorso anno, con un lavoro scritto sulla materia professionalizzante, da discutere poi durante l’esame e un colloquio sulle altre materie. E ancora Alessia B., 27 anni, dice vorrei poter fare una tesina, dove collego le materie e posso parlare di ciò che so davvero.
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