La seconda prova scritta della maturità 2022 è davvero una prova semplificata? No, si tratta di una prova tarata meglio su quanto effettivamente svolto dagli studenti nel corso dell’anno scolastico, ma di fatto quella del 23 giugno sarà comunque una prova ordinaria, della durata stabilita dai quadri di riferimento allegati al d.m. n. 769 del 2018 (diversi tra licei, tecnici e professionali), i quali regoleranno anche la struttura della prova e, per ciascuna disciplina caratterizzante, i nuclei tematici fondamentali e gli obiettivi, nonché la griglia di valutazione, i cui indicatori saranno declinati in descrittori a cura delle commissioni.
Ne abbiamo discusso nella diretta di Tecnica risponde Live del 31 maggio, con le dirigenti scolastiche Gabriella Chisari e Anna Maria Di Falco, e con i rappresentanti degli studenti Tommaso Biancuzzi (Rete degli Studenti Medi) e Luca Redolfi (Unione degli studenti).
Cosa c’è di realmente semplificato? “Il fatto che gli allegati relativi alle discipline caratterizzanti indicano una sola disciplina di riferimento anziché due come avveniva negli anni scorsi”. Così la dirigente scolastica Gabriella Chisari. “Prendiamo, ad esempio, la seconda prova del liceo scientifico: in passato univa matematica e fisica, oggi il ministero indica solo la matematica. Questo è l’unico elemento vero di semplificazione, per il resto rimane tutto come prima. E chi pensava di potere ridurre la consegna entro una tempistica di 4 ore, dovrà ricredersi: la prova di matematica dovrà essere una regolare prova da sei ore,” precisa la dirigente.
L’Ordinanza del secondo ciclo
Le nostre FAQ sulla seconda prova
Allegato B1 – Discipline caratterizzanti oggetto della seconda prova scritta – licei
Allegato B2 – Discipline caratterizzanti oggetto della seconda prova scritta – istituti tecnici