Eccoci all’appuntamento settimanale con la rubrica “A domanda risponde” curata dal prof. Lucio Ficara, esperto di normativa scolastica. Una serie di risposte alle domande poste dai lettori sulla Maturità 2022.
DOMANDA n. 1
Chi decide quante ore dureranno la prima e seconda prova dell’esame di Stato del II ciclo 2021/2022? Per esempio la prova di matematica del Liceo scientifico quanto durerà?
RISPOSTA
È scritto chiaramente nell’art.17, comma 2, dell’OM 65 del 14 marzo 2022, in cui emerge che la prima prova scritta sarà svolta mercoledì 22 giugno 2022, dalle ore 8:30, con durata di sei ore; mentre per la seconda prova scritta, grafica o scritto-grafica, pratica, compositivo/esecutiva, musicale e coreutica: sarà svolta giovedì 23 giugno 2022. La durata della seconda prova è prevista nei quadri di riferimento allegati al d.m. n. 769 del 2018. Qualora i suddetti quadri di riferimento prevedano un range orario, la durata è definita dalla sottocommissione. Per la prova di matematica nei licei scientifici il DM 769 del 2018 non prevede range orario, ma la durata della prova sarà di 6 ore come quella della prima prova.
DOMANDA n. 2
Come viene attribuito quest’anno il credito scolastico da parte del Consiglio di classe allo scrutinio finale della classe quinta?
RISPOSTA
Per il corrente anno scolastico il credito scolastico è attribuito fino a un massimo di cinquanta punti. I consigli di classe attribuiscono il credito sulla base della tabella di cui all’allegato A al d. lgs. 62/2017, ovvero su una base massima di quaranta punti e procedono a convertire il suddetto credito in cinquantesimi sulla base della tabella 1 di cui all’allegato C dell’OM 65/2022.
DOMANDA n. 3
Nel documento del 15 maggio, possono comparire riferimenti agli studenti anche solo il loro nome e cognome?
RISPOSTA
Nella redazione del documento i consigli di classe tengono conto, altresì, delle indicazioni fornite dal Garante per la protezione dei dati personali con nota 21 marzo 2017, prot. 10719. Le scuole sono chiamate ad agire nel pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità degli studenti, anche con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali.