Una vicenda molto triste quella raccontata da La Repubblica: una studentessa di un liceo vicentino, Giada Martini, è morta a 18 anni stroncata da un tumore al cervello ad un passo dal raggiungimento del tanto agognato diploma di maturità. Nonostante, comunque, non sia riuscito a svolgerlo, la ragazza lo riceverà lo stesso ufficialmente: il ministero dell’Istruzione e del Merito ha accolto la richiesta dell’Ufficio Scolastico territoriale.
La giovane aveva fatto di tutto per riuscire in questo obiettivo, studiando con impegno nonostante la malattia. “Giada era molto preoccupata di non poter affrontare l’esame a causa dei ricoveri e con la commissione le avevamo calendarizzato una sessione straordinaria, ma il 2 luglio la situazione è precipitata e la malattia ha preso il sopravvento”, ha raccontato Nicoletta Morbioli, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, al Giornale di Vicenza. “Appena ho avuto il consenso dei genitori mi sono attivata presentando richiesta al Ministero. Spero di poterlo consegnare personalmente alla famiglia in presenza dei compagni e degli insegnanti di classe. Sarà un modo per stringerci a loro, ricordando il percorso di questa studentessa, la cui vita è stata così bruscamente interrotta”.
La studentessa, in primavera, era stata sottoposta a due interventi chirurgici al cervello dopo aver scoperto il tumore lo scorso aprile, durante una vacanza. Rientrata in Italia, dopo accertamenti e visite mediche, aveva avuto la diagnosi: tumore cerebrale maligno. In questi mesi difficili la ragazza ha avuto il supporto della scuola e dei compagni di classe. Ma un’emorragia cerebrale causata da un aneurisma ha dato il colpo di grazia a ogni speranza.
“Noi avevamo fatto il possibile” ha evidenziato il preside del suo liceo. “Registrando le lezioni e facilitandole in tutti i modi l’apprendimento in vista dell’esame”.
La storia ricorda, anche se le circostanze sono diverse, quella di uno studente 56enne che frequentava dei corsi serali in un istituto agrario di Asti, morto anche lui poco prima di diplomarsi. Per onorare il suo percorso e il suo desiderio, i compagni di scuola hanno preso il suo posto e hanno svolto l’esame orale a turno davanti alla commissione e un banco vuoto con sopra il suo diploma.
Uno dei compagni ha commentato commosso: “ha dimostrato fino alla fine che lo voleva, che ci teneva e quindi era giusto che anche lui avesse il suo diploma”.
E il dirigente dell’istituto ha aggiunto: “Non so se è un momento triste o bellissimo di certo sarà impossibile dimenticarlo”.
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