Tra le tracce proposte dal ministero alla prima prova d’italiano alla maturità 2023, nella tipologia C, riflessione critica, anche un articolo di Marco Belpoliti pubblicato su La Repubblica nel 2018 dal titolo “Elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”.
Il giornalista è stato raggiunto dallo stesso quotidiano per commentare la scelta del ministero. Lui si è detto molto sorpreso di essere tra gli autori scelti per la prima prova. “Dieci minuti di celebrità non perché io abbia scritto un capolavoro, ma un articoletto. Ma chi se lo ricorda più, ne faccio così tanti. Dopo una certa età si improvvisa”, ha esordito con sarcasmo.
“Ho visto che i miei ex colleghi e allievi mi hanno scritto, si vede che qualcuno è rimasto colpito dal tema su WhatsApp, che è la nostra nevrosi. Si tratta del modo più veloce di comunicare ma più nevrotico. Non mi ricordo neanche il pezzo. Non sapevo nulla”, ha aggiunto, parlando ancora del tema centrale del testo.
La riflessione proposta con questo scritto riguarda la tecnologia e il nostro approccio alla vita, mediato da strumenti come WhatsApp. Ci si chiede: siamo ancora capaci di avere pazienza, di attendere, in un’era veloce, immediata, in cui tutto deve arrivare subito. “Chi vuole aspettare o, peggio ancora, perdere tempo?”.
Qual è il valore dell’attesa? Come si è modificata la nostra percezione del tempo? Si tratta di temi universali e trasversali su cui i maturandi potranno fare sicuramente moltissimi collegamenti tra autori, filosofi e proprie esperienze.
Marco Belpoliti è uno scrittore, critico letterario e italianista italiano nato a Reggio Emilia nel 1954. Come riporta Treccani, laureatosi in Lettere e filosofia presso l’Università di Bologna, discutendo una tesi in Semiotica con U. Eco, insegna Sociologia della letteratura e Letteratura italiana presso l’Università di Bergamo. I suoi interessi di ricerca si incentrano sulla letteratura italiana contemporanea, ha curato tra l’altro diverse edizioni delle opere di Primo Levi. Collaboratore delle pagine culturali de La Stampa e L’Espresso, con S. Chiodi ha fondato e dirige il sito culturale Doppiozero.com. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Settanta (2001), Doppio zero. Una mappa portatile della contemporaneità (2003), Crolli (2005), La prova, (2007), La foto di Moro (2008), Il tramezzino del dinosauro (2008), Il Corpo del Capo (2009), Senza vergogna (2010), Pasolini in salsa piccante (2010), La canottiera di Bossi (2012), Da quella prigione (2012), L’età dell’estremismo (2014), Primo Levi di fronte e di profilo (2015), La strategia della farfalla (2016), Chi sono i terroristi suicidi (2017), entrambi nel 2021, Pianura (Premio Comisso 2021) e il catalogo fotografico Photo Levi, e Pasolini e il suo doppio (2022).
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