Tra poco meno di un mese avranno luogo le prime prove della maturità 2023. Come ogni anno la commissione apprezza lo sforzo dello studente nel fare dei collegamenti tra i contenuti delle varie discipline: come entrano in gioco le competenze trasversali? VAI AL CORSO
Non bastano le conoscenze, occorre anche saperle agire nella realtà. Per questo la didattica ha elaborato metodi d’insegnamento che facilitino il lavoro dell’insegnante – e gli diano maggiore soddisfazione – nell’aiutare i propri allievi a sviluppare competenze trasversali. Cioè sviluppare l’attitudine a “stare al mondo”, ovvero ad assumere i comportamenti sani e capaci di condurli dove vogliono, senza farsi trascinare dalla corrente. Nei rapporti con gli altri, nel risolvere i problemi in autonomia, nella lettura del contesto, nell’elaborare un proprio metodo di studio, occorre utilizzare competenze trasversali.
Lavorare per competenze è ciò che la legge chiede agli insegnanti. I programmi ministeriali non esistono più da molti anni. Gli insegnanti sono liberi di insegnare le discipline come vogliono, secondo scienza e coscienza. L’unico vincolo è contenuto nelle Linee guida, declinate per l’appunto in termini di competenze, che gli studenti dovranno possedere via via, al termine del primo biennio, del secondo biennio e del quinto anno.
Ogni contenuto, che sia la prima rivoluzione industriale o il rispetto delle regole, può essere compreso a pieno solo se affrontato in modo trasversale, ovvero dal punto di vista di più discipline diverse. La norma che ha introdotto il nuovo esame di Stato, probabilmente voleva proprio spronarci a lavorare per competenze. Infatti ha previsto di avviare il Colloquio alla maturità chiedendo al candidato di interpretare un’immagine, o altro materiale, e collegarlo al maggior numero di discipline studiate.
Saper fare collegamenti fra discipline diverse è la regina delle competenze trasversali. Dà soddisfazione, è motivante e rende più intelligenti.
Su questi argomenti il corso Progettare e valutare le competenze trasversali a cura di Daniela Fedi, in programma dal 5 giugno.
La Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito, offre un’ampia offerta formativa tra webinar, percorsi in e-learning, certificazioni e corsi rivolti alle scuole e corsi di preparazione ai concorsi.
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Per gli istituti scolastici interessati, sono disponibili i percorsi formativi Next Generation Classrooms e Next Generation Labs e il percorso di accompagnamento e supporto personalizzato Accompagnamento, co-progettazione e consulenza personalizzata per gli spazi della scuola nell’ambito del progetto Next Generation Schools in collaborazione con Casco Learning.
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